di Bianca Susi
NC-83
16.12.2021
Negli Stati Uniti la concezione del mondo dello spettacolo, si sa, ha dei confini molto sottili. Diversi sono gli attori in grado di spaziare tra varie discipline mostrando capacità canore oltre che recitative. Ma che succede quando sono i cantanti a voler diventare attori? Nella terra delle occasioni e in particolare ad Hollywood questo passaggio non solo è possibile, ma anche meno raro di ciò che si pensa. Il sodalizio tra cantanti e set cinematografici nasce fin dall’origine del cinema sonoro: il primo film audiovisivo, Il cantante di Jazz (1927), vede infatti la partecipazione di Al Johnson, noto cantante dell’epoca. Dagli anni Trenta in poi molte commedie musicali prendono in prestito i loro protagonisti dall’universo canoro e dai palchi di Broadway, iniziando di fatto in molti casi una collaborazione che prosegue oltre il solo film musicale. Il cinema americano ha dato spazio a voci come quelle di Bing Crosby, Barbra Streisand, Jennifer Lopez, Frank Sinatra o Elvis Presley, trasformando questi personaggi in icone dello spettacolo a 360 gradi.
Oggi questo fenomeno sembra essersi ulteriormente diffuso, forse facilitato da una sempre maggiore ibridazione fra cinema e spettacolo, oltre che da chiari interessi produttivi. Cantanti-Attori o Attori-Cantanti che siano, questo scavalcamento di campo, oltre che soddisfacente al botteghino, è spesso risultato vincente anche sul piano qualitativo. Non sono pochi infatti i cantanti ad essere stati riconosciuti con premi del calibro dell’Oscar o del Golden Globe per le loro interpretazioni. In questo articolo ci focalizzeremo sulle performance di cinque artisti le cui carriere attoriali hanno lasciato, o stanno lasciando, una traccia significativa nel mondo del cinema.
1 - David Bowie
Avendo studiato teatro d’avanguardia e mimo ancor prima di raggiungere il successo musicale, il duca bianco non era totalmente estraneo al mondo della recitazione. In testa alle classifiche già da un decennio, nel 1976 il regista Nicolas Roeg lo scrittura per il ruolo di un alieno nel film sci-fi L’uomo che cadde sulla terra. Da questo momento in poi, in linea con la sua natura trasformista, Bowie interpreterà ruoli diversissimi tra loro che, seppur secondari, non gli impediranno di rubare a tutti la scena. Lavorerà con grandi nomi del cinema americano come John Landis, Martin Scorsese, David Lynch e Christopher Nolan. Il film che darà più popolarità alla sua carriera attoriale è Labyrinth, un musical fantasy del 1986 nato dall’unione creativa di Jim Henson, creatore dei Muppets e regista del film, George Lucas e Terry Jones, membro del gruppo comico dei Monty Phyton.
La performance di Bowie nei panni di Jareth, il Re dei goblin, risulta inquietante ed affascinante allo stesso tempo. I numeri musicali del film permettono al cantante britannico di mostrare a pieno le sue capacità di intrattenimento: la sua voce, le sue movenze e i suoi sguardi ci permettono di viaggiare in questo mondo fantastico nel quale sembra perfettamente a suo agio. L'outfit e la capigliatura glam rock da lui stesso ideati non si distaccano molto dallo stile esuberante e trasformista a cui aveva già abituato i fan. Viene da sorridere al pensiero che Bowie fu l’ultima scelta per il ruolo, inizialmente pensato per Sting o Michael Jackson. Oggi il film non potrebbe essere nemmeno immaginato senza di lui; camaleontico ed irresistibile, Bowie è il re indiscusso di quest’opera, diventata un vero e proprio cult solamente dopo decenni dall’uscita.
2 - Cher
Con una carriera cinematografica attiva da oltre cinquant’anni, Cher può sicuramente vantare il titolo di icona dello spettacolo a tutto tondo. La Dea del Pop, dopo aver preso parte in alcune produzioni tra la metà e la fine degli anni Sessanta e continuando parallelamente la carriera da cantante, conquista il plauso della critica nel 1982 con il film Jimmy Dean, Jimmy Dean di Robert Altman. L’anno successivo confermerà il suo talento recitativo prendendo parte al film Silkwood di Mike Nichols, guadagnando anche una nomination all’Oscar. Nel 1985 viene diretta da Peter Bogdanovich in Mask e nel 1987 continua il periodo d’oro della sua carriera attoriale con le interpretazioni in Le streghe di Eastwick e Suspect.
Il film più importante della carriera di Cher è senza dubbio Moonstruck, grazie al quale nel 1988 riceve l’Oscar come miglior attrice protagonista. Il film di Jewison è una commedia che vede Cher nei panni della protagonista Loretta, una vedova italo-americana trentasettenne che si innamora, a causa dell’influenza della luna piena, del fratello dell’uomo che è in procinto di sposare. Il film è una commedia romantica destinata a sedurre il pubblico mainstream e Cher si cala perfettamente nella parte della vedova sfortunata che finalmente ritrova l’amore portando sullo schermo una performance sensuale ed ironica. Un’interpretazione in grado di emozionare il pubblico e dare un’immagine di sé ben lontana dalla cantante trasgressiva che tutti erano abituati a conoscere. Anche in questo caso è soprattutto la presenza della cantante a rendere memorabile la pellicola e a rendere la commedia un classico del suo genere.
3 - Jessie Buckley
Da due leggende ad una nuova promessa. Jessie Buckley, classe ’89 è una cantante ed attrice irlandese. Dopo una formazione musicale in cui studia canto, pianoforte ed arpa nel 2008 partecipa al talent show della BBC I’d Do Anything, arrivando seconda. Nel 2016 debutta sul piccolo schermo come protagonista della miniserie Guerra e Pace, ma la vera popolarità arriva con la serie HBO Chernobyl e con il personaggio di Oraetta Mayflower nella quarta stagione di Fargo. Sul grande schermo ha lavorato con Charlie Kaufman in I’m Thinking of Ending Things. La sua prova in The Lost Daughter di Maggie Gyllenhaal la porta alla 78° mostra internazionale del cinema di Venezia e le fa ritagliare di diritto un posto di rilievo nell’industria. Nel film interpreta la versione giovane di Olivia Colman, riuscendo a tenerle testa, ed è la protagonista dei flashback che costituiscono il centro nevralgico del film. Con una semplicità e una sensibilità estreme Buckley riesce a rendere credibile un personaggio emotivamente molto complesso, scisso tra l’amore e l’odio per il suo ruolo di madre. La sua carriera, seppur ancora agli inizi, sembra quella di un’attrice di cui sentiremo molto parlare.
4 - Harry Styles
Il giovane cantautore britannico dal fascino irresistibile nel 2022 dominerà il grande schermo. Dopo essere entrato a far parte dell’MCU nei panni di Eros, a cui darà vita per altri cinque capitoli, Harry Styles ha terminato le riprese di altri due film: Don’t Worry Darling, in uscita nelle sale a settembre, e My Policeman, una produzione Amazon. A lanciarlo nel mondo del cinema è stato Christopher Nolan che lo sceglie per interpretare un soldato britannico nel film epico Dunkirk. Il debutto cinematografico del cantante viene valutato positivamente, la sua performance risulta credibile e misurata: in un film corale come quello la sua figura e la sua fama non vanno a sovrastare gli altri personaggi, anzi. Nonostante le poche battute e un esiguo tempo in scena il suo debutto è contrassegnato da un’espressività vincente, in grado di trasmettere la rabbia, la paura e la freddezza di un soldato che teme per la propria vita. Staremo quindi a vedere nei prossimi mesi se le capacità attoriali del cantautore saranno smentite o confermate e se la sua carriera cinematografica crescerà esponenzialmente o si limiterà a questi titoli iniziali.
5 - Lady Gaga
A chiudere la cinquina non poteva che esserci lei, la cantante italo-americana campionessa di incassi che arriva oggi in tutte le sale italiane con il film di Ridley Scott House of Gucci. Stefani Germanotta, in arte Lady Gaga, fin dall’inizio della sua carriera si è del resto fatta notare come un’icona pop capace di fare performance spettacolari e poliedriche. Dopo aver partecipato alla quinta stagione di American Horror Story, nel 2018 conquista Hollywood recitando da protagonista accanto a Bradley Cooper in A Star Is Born, terzo remake dell’omonimo film del 1937, per cui riceve la nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista e vince la statuetta per la miglior canzone originale. Replicare il successo con House of Gucci sarà impresa ardua, ma ormai sempre più critici e addetti ai lavori sembrano concordi sul fatto che si sia di fronte non solo a una cantante di fama mondiale, ma anche a un’attrice talentuosa e trasversalmente amata.
di Bianca Susi
NC-83
16.12.2021
Negli Stati Uniti la concezione del mondo dello spettacolo, si sa, ha dei confini molto sottili. Diversi sono gli attori in grado di spaziare tra varie discipline mostrando capacità canore oltre che recitative. Ma che succede quando sono i cantanti a voler diventare attori? Nella terra delle occasioni e in particolare ad Hollywood questo passaggio non solo è possibile, ma anche meno raro di ciò che si pensa. Il sodalizio tra cantanti e set cinematografici nasce fin dall’origine del cinema sonoro: il primo film audiovisivo, Il cantante di Jazz (1927), vede infatti la partecipazione di Al Johnson, noto cantante dell’epoca. Dagli anni Trenta in poi molte commedie musicali prendono in prestito i loro protagonisti dall’universo canoro e dai palchi di Broadway, iniziando di fatto in molti casi una collaborazione che prosegue oltre il solo film musicale. Il cinema americano ha dato spazio a voci come quelle di Bing Crosby, Barbra Streisand, Jennifer Lopez, Frank Sinatra o Elvis Presley, trasformando questi personaggi in icone dello spettacolo a 360 gradi.
Oggi questo fenomeno sembra essersi ulteriormente diffuso, forse facilitato da una sempre maggiore ibridazione fra cinema e spettacolo, oltre che da chiari interessi produttivi. Cantanti-Attori o Attori-Cantanti che siano, questo scavalcamento di campo, oltre che soddisfacente al botteghino, è spesso risultato vincente anche sul piano qualitativo. Non sono pochi infatti i cantanti ad essere stati riconosciuti con premi del calibro dell’Oscar o del Golden Globe per le loro interpretazioni. In questo articolo ci focalizzeremo sulle performance di cinque artisti le cui carriere attoriali hanno lasciato, o stanno lasciando, una traccia significativa nel mondo del cinema.
1 - David Bowie
Avendo studiato teatro d’avanguardia e mimo ancor prima di raggiungere il successo musicale, il duca bianco non era totalmente estraneo al mondo della recitazione. In testa alle classifiche già da un decennio, nel 1976 il regista Nicolas Roeg lo scrittura per il ruolo di un alieno nel film sci-fi L’uomo che cadde sulla terra. Da questo momento in poi, in linea con la sua natura trasformista, Bowie interpreterà ruoli diversissimi tra loro che, seppur secondari, non gli impediranno di rubare a tutti la scena. Lavorerà con grandi nomi del cinema americano come John Landis, Martin Scorsese, David Lynch e Christopher Nolan. Il film che darà più popolarità alla sua carriera attoriale è Labyrinth, un musical fantasy del 1986 nato dall’unione creativa di Jim Henson, creatore dei Muppets e regista del film, George Lucas e Terry Jones, membro del gruppo comico dei Monty Phyton.
La performance di Bowie nei panni di Jareth, il Re dei goblin, risulta inquietante ed affascinante allo stesso tempo. I numeri musicali del film permettono al cantante britannico di mostrare a pieno le sue capacità di intrattenimento: la sua voce, le sue movenze e i suoi sguardi ci permettono di viaggiare in questo mondo fantastico nel quale sembra perfettamente a suo agio. L'outfit e la capigliatura glam rock da lui stesso ideati non si distaccano molto dallo stile esuberante e trasformista a cui aveva già abituato i fan. Viene da sorridere al pensiero che Bowie fu l’ultima scelta per il ruolo, inizialmente pensato per Sting o Michael Jackson. Oggi il film non potrebbe essere nemmeno immaginato senza di lui; camaleontico ed irresistibile, Bowie è il re indiscusso di quest’opera, diventata un vero e proprio cult solamente dopo decenni dall’uscita.
2 - Cher
Con una carriera cinematografica attiva da oltre cinquant’anni, Cher può sicuramente vantare il titolo di icona dello spettacolo a tutto tondo. La Dea del Pop, dopo aver preso parte in alcune produzioni tra la metà e la fine degli anni Sessanta e continuando parallelamente la carriera da cantante, conquista il plauso della critica nel 1982 con il film Jimmy Dean, Jimmy Dean di Robert Altman. L’anno successivo confermerà il suo talento recitativo prendendo parte al film Silkwood di Mike Nichols, guadagnando anche una nomination all’Oscar. Nel 1985 viene diretta da Peter Bogdanovich in Mask e nel 1987 continua il periodo d’oro della sua carriera attoriale con le interpretazioni in Le streghe di Eastwick e Suspect.
Il film più importante della carriera di Cher è senza dubbio Moonstruck, grazie al quale nel 1988 riceve l’Oscar come miglior attrice protagonista. Il film di Jewison è una commedia che vede Cher nei panni della protagonista Loretta, una vedova italo-americana trentasettenne che si innamora, a causa dell’influenza della luna piena, del fratello dell’uomo che è in procinto di sposare. Il film è una commedia romantica destinata a sedurre il pubblico mainstream e Cher si cala perfettamente nella parte della vedova sfortunata che finalmente ritrova l’amore portando sullo schermo una performance sensuale ed ironica. Un’interpretazione in grado di emozionare il pubblico e dare un’immagine di sé ben lontana dalla cantante trasgressiva che tutti erano abituati a conoscere. Anche in questo caso è soprattutto la presenza della cantante a rendere memorabile la pellicola e a rendere la commedia un classico del suo genere.
3 - Jessie Buckley
Da due leggende ad una nuova promessa. Jessie Buckley, classe ’89 è una cantante ed attrice irlandese. Dopo una formazione musicale in cui studia canto, pianoforte ed arpa nel 2008 partecipa al talent show della BBC I’d Do Anything, arrivando seconda. Nel 2016 debutta sul piccolo schermo come protagonista della miniserie Guerra e Pace, ma la vera popolarità arriva con la serie HBO Chernobyl e con il personaggio di Oraetta Mayflower nella quarta stagione di Fargo. Sul grande schermo ha lavorato con Charlie Kaufman in I’m Thinking of Ending Things. La sua prova in The Lost Daughter di Maggie Gyllenhaal la porta alla 78° mostra internazionale del cinema di Venezia e le fa ritagliare di diritto un posto di rilievo nell’industria. Nel film interpreta la versione giovane di Olivia Colman, riuscendo a tenerle testa, ed è la protagonista dei flashback che costituiscono il centro nevralgico del film. Con una semplicità e una sensibilità estreme Buckley riesce a rendere credibile un personaggio emotivamente molto complesso, scisso tra l’amore e l’odio per il suo ruolo di madre. La sua carriera, seppur ancora agli inizi, sembra quella di un’attrice di cui sentiremo molto parlare.
4 - Harry Styles
Il giovane cantautore britannico dal fascino irresistibile nel 2022 dominerà il grande schermo. Dopo essere entrato a far parte dell’MCU nei panni di Eros, a cui darà vita per altri cinque capitoli, Harry Styles ha terminato le riprese di altri due film: Don’t Worry Darling, in uscita nelle sale a settembre, e My Policeman, una produzione Amazon. A lanciarlo nel mondo del cinema è stato Christopher Nolan che lo sceglie per interpretare un soldato britannico nel film epico Dunkirk. Il debutto cinematografico del cantante viene valutato positivamente, la sua performance risulta credibile e misurata: in un film corale come quello la sua figura e la sua fama non vanno a sovrastare gli altri personaggi, anzi. Nonostante le poche battute e un esiguo tempo in scena il suo debutto è contrassegnato da un’espressività vincente, in grado di trasmettere la rabbia, la paura e la freddezza di un soldato che teme per la propria vita. Staremo quindi a vedere nei prossimi mesi se le capacità attoriali del cantautore saranno smentite o confermate e se la sua carriera cinematografica crescerà esponenzialmente o si limiterà a questi titoli iniziali.
5 - Lady Gaga
A chiudere la cinquina non poteva che esserci lei, la cantante italo-americana campionessa di incassi che arriva oggi in tutte le sale italiane con il film di Ridley Scott House of Gucci. Stefani Germanotta, in arte Lady Gaga, fin dall’inizio della sua carriera si è del resto fatta notare come un’icona pop capace di fare performance spettacolari e poliedriche. Dopo aver partecipato alla quinta stagione di American Horror Story, nel 2018 conquista Hollywood recitando da protagonista accanto a Bradley Cooper in A Star Is Born, terzo remake dell’omonimo film del 1937, per cui riceve la nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista e vince la statuetta per la miglior canzone originale. Replicare il successo con House of Gucci sarà impresa ardua, ma ormai sempre più critici e addetti ai lavori sembrano concordi sul fatto che si sia di fronte non solo a una cantante di fama mondiale, ma anche a un’attrice talentuosa e trasversalmente amata.