di Omar Franini
NC-63
13.10.2021
Lo scorso martedì Indiewire, noto sito di cinema, ha pubblicato un articolo che annunciava la strategia distributiva statunitense per Memoria, il nuovo film di Apichatpong Weerasethakul con protagonista Tilda Swinton. La Neon, casa distributiva art house americana, ha deciso infatti di utilizzare un’insolita strategia commerciale, se così si può definire; il film verrà distribuito “da città a città, da cinema a cinema, settimana per settimana, venendo mostrato una sola volta e ad una sola audience, non verrà mai distribuito in DVD e non apparirà su nessuna piattaforma streaming (americana).” È proprio quest’ultima parte ad aver generato non poche controversie; il film non sarà infatti accessibile a tutti e per vederlo bisognerà organizzarsi in tempo. Una scelta da qualcuno definita elitista e snob, ma chiaramente dettata dalla volontà del regista thailandese di far vedere la propria opera al cinema.
Memoria è senza dubbio un film da vedere sul grande schermo. Il ritmo lento e contemplativo, insieme all’innovativo sound design, creano un’atmosfera unica che avvolge e ipnotizza lo spettatore per più di due ore. Ma cambierebbe qualcosa se il film venisse proiettato sul televisore di casa o su un pc portatile attraverso un servizio di streaming? È difficile dare una risposta concreta a questa domanda. Da una parte il film richiede una particolare attenzione e vederlo in sala di certo aiuterebbe a creare quell’esperienza sensoriale che Apichatpong vuole trasmettere, dall’altra bisogna pur sempre fare i conti con la delicata fase di transizione che stiamo vivendo.
Nel periodo di chiusura dei cinema, le piattaforme streaming hanno infatti acquisito più importanza e sono state fondamentali nel portare il grande cinema nelle nostre case. Sia Netflix che Prime Video hanno arricchito i propri cataloghi con film non solo mainstream e stanno producendo e distribuendo sempre più film d’autore, quali The Irishman di Martin Scorsese o il più recente The Power of the Dog di Jane Campion. Esistono anche altre piattaforme che supportano contenuti più di nicchia, come MUBI o il Criterion Channel, quest’ultimo non ancora presente in Italia, mentre il primo sta ricoprendo un ruolo fondamentale nel portare il cinema internazionale in molti paesi. Si sono venute a creare quindi delle alternative alla sala cinematografica. L’esperienza non sarà mai la stessa, ma rappresenta pur sempre una valida opzione.
Ci sarebbero state le stesse controversie legate a questa strategia distributiva se la protagonista del film non fosse stata Tilda Swinton? Il casting e la presenza della pluripremiata attrice scozzese hanno di certo contribuito a dare più appeal al film, portando si spera un nuovo pubblico a guardare Memoria e forse addirittura a recuperare la filmografia del regista thailandese. Va anche detto che gli Stati Uniti non sono mai stati in grado di distribuire adeguatamente i film di Apichatpong, o almeno di farli conoscere ad un grande pubblico. Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti è uscito solo in qualche sala a New York dopo un anno dalla presentazione al Festival di Cannes del 2010, dove vinse l’ambita Palma d’Oro. Lo stesso è accaduto a Cemetery of Splendour nel 2016. Con questa strategia distributiva Memoria verrà invece mostrato in quasi tutte le principali città degli Stati Uniti, aiutando magari così alcuni cinema d’essai a risollevarsi dopo il periodo di chiusura delle sale dovuto alla pandemia.
Il problema della reperibilità del film in rete non sarà definitivo. Finito il “tour” l’opera verrà probabilmente resa disponibile in qualche modo negli Stati Uniti, anche perché MUBI ha acquistato i diritti di distribuzione per molti altri paesi, tra cui l’Italia. Al giorno d’oggi non ci sono notizie per quanto riguarda un’uscita in sala nel nostro paese. Si può solo sperare in una collaborazione tra la piattaforma streaming e una casa distributiva italiana, come è successo con Teodora Film per Petite Maman di Céline Sciamma. Ci potrebbe volere un po’ più di tempo per quanto riguarda l’uscita in DVD, magari tramite la collaborazione di Criterion o Kino Lorber. Ovviamente queste sono tutte ipotesi, bisognerà aspettare e vedere come si evolverà la situazione. Va comunque riconosciuto l’impegno che Apichatpong e la Neon stanno mettendo nel rivendicare l’importanza della sala cinematografica e della visione del film come esperienza immersiva, totale e collettiva.
di Omar Franini
NC-63
13.10.2021
Lo scorso martedì Indiewire, noto sito di cinema, ha pubblicato un articolo che annunciava la strategia distributiva statunitense per Memoria, il nuovo film di Apichatpong Weerasethakul con protagonista Tilda Swinton. La Neon, casa distributiva art house americana, ha deciso infatti di utilizzare un’insolita strategia commerciale, se così si può definire; il film verrà distribuito “da città a città, da cinema a cinema, settimana per settimana, venendo mostrato una sola volta e ad una sola audience, non verrà mai distribuito in DVD e non apparirà su nessuna piattaforma streaming (americana).” È proprio quest’ultima parte ad aver generato non poche controversie; il film non sarà infatti accessibile a tutti e per vederlo bisognerà organizzarsi in tempo. Una scelta da qualcuno definita elitista e snob, ma chiaramente dettata dalla volontà del regista thailandese di far vedere la propria opera al cinema.
Memoria è senza dubbio un film da vedere sul grande schermo. Il ritmo lento e contemplativo, insieme all’innovativo sound design, creano un’atmosfera unica che avvolge e ipnotizza lo spettatore per più di due ore. Ma cambierebbe qualcosa se il film venisse proiettato sul televisore di casa o su un pc portatile attraverso un servizio di streaming? È difficile dare una risposta concreta a questa domanda. Da una parte il film richiede una particolare attenzione e vederlo in sala di certo aiuterebbe a creare quell’esperienza sensoriale che Apichatpong vuole trasmettere, dall’altra bisogna pur sempre fare i conti con la delicata fase di transizione che stiamo vivendo.
Nel periodo di chiusura dei cinema, le piattaforme streaming hanno infatti acquisito più importanza e sono state fondamentali nel portare il grande cinema nelle nostre case. Sia Netflix che Prime Video hanno arricchito i propri cataloghi con film non solo mainstream e stanno producendo e distribuendo sempre più film d’autore, quali The Irishman di Martin Scorsese o il più recente The Power of the Dog di Jane Campion. Esistono anche altre piattaforme che supportano contenuti più di nicchia, come MUBI o il Criterion Channel, quest’ultimo non ancora presente in Italia, mentre il primo sta ricoprendo un ruolo fondamentale nel portare il cinema internazionale in molti paesi. Si sono venute a creare quindi delle alternative alla sala cinematografica. L’esperienza non sarà mai la stessa, ma rappresenta pur sempre una valida opzione.
Ci sarebbero state le stesse controversie legate a questa strategia distributiva se la protagonista del film non fosse stata Tilda Swinton? Il casting e la presenza della pluripremiata attrice scozzese hanno di certo contribuito a dare più appeal al film, portando si spera un nuovo pubblico a guardare Memoria e forse addirittura a recuperare la filmografia del regista thailandese. Va anche detto che gli Stati Uniti non sono mai stati in grado di distribuire adeguatamente i film di Apichatpong, o almeno di farli conoscere ad un grande pubblico. Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti è uscito solo in qualche sala a New York dopo un anno dalla presentazione al Festival di Cannes del 2010, dove vinse l’ambita Palma d’Oro. Lo stesso è accaduto a Cemetery of Splendour nel 2016. Con questa strategia distributiva Memoria verrà invece mostrato in quasi tutte le principali città degli Stati Uniti, aiutando magari così alcuni cinema d’essai a risollevarsi dopo il periodo di chiusura delle sale dovuto alla pandemia.
Il problema della reperibilità del film in rete non sarà definitivo. Finito il “tour” l’opera verrà probabilmente resa disponibile in qualche modo negli Stati Uniti, anche perché MUBI ha acquistato i diritti di distribuzione per molti altri paesi, tra cui l’Italia. Al giorno d’oggi non ci sono notizie per quanto riguarda un’uscita in sala nel nostro paese. Si può solo sperare in una collaborazione tra la piattaforma streaming e una casa distributiva italiana, come è successo con Teodora Film per Petite Maman di Céline Sciamma. Ci potrebbe volere un po’ più di tempo per quanto riguarda l’uscita in DVD, magari tramite la collaborazione di Criterion o Kino Lorber. Ovviamente queste sono tutte ipotesi, bisognerà aspettare e vedere come si evolverà la situazione. Va comunque riconosciuto l’impegno che Apichatpong e la Neon stanno mettendo nel rivendicare l’importanza della sala cinematografica e della visione del film come esperienza immersiva, totale e collettiva.