di Sofia Racco
NC-187
01.02.2024
Il calendario, di solito, si appende in cucina sotto l’orologio, come a creare un asse simmetrico e incrementale di scansione del tempo. I secondi diventano ore, che diventano giorni, che diventano settimane, fino a che le caselle si esauriscono, e bisogna comprarne uno nuovo. Oltre che dal meteo e dalla notte che si avvicina o si allontana, sui calendari i mesi vengono contraddistinti da un’immagine - un’ape che raccoglie il polline, un'aerea dell’Empire State Building, un quadro di Miró - che in un modo o nell’altro cerca di racchiudere l’essenza di questa particolare trentina di giorni.
Per questo Febbraio, al posto della singola illustrazione a cui siamo abituati, ODG pubblicherà una selezione di dieci film da vedere durante il mese, appositamente scelti per marcare ricorrenze, anniversari e affinità umorali.
2 febbraio. Cold War (2018), di Paweł Pawlikowski
Sullo sfondo della Polonia degli anni Cinquanta, Pawlikowski intreccia i frammenti del discorso amoroso tra Wiktor e Zula, un eloquio fatto di musica, di politica, di fughe e di distanze. Ispirato alla storia personale dei genitori del regista, Cold War è la ricostruzione di un amore che cerca di sopravvivere alla realtà.
Disponibile su Tim Vision e Now TV e noleggiabile su Google Play Film, Chili, You Tube, Apple TV e Amazon Prime Video.
5 febbraio. Cléo dalle 5 alle 7 (1962), di Agnès Varda
Il cinema di Agnès Varda è fatto di strade e di donne che le attraversano: Cléo ne è la rappresentate principale. In Cléo dalle 5 alle 7 la osserviamo camminare, specchiarsi, trasformarsi, in un continuo rimbalzo tra il suo sguardo e lo sguardo altrui, tra il riflesso e l’interiorità. Dalle 5 alle 7 il tempo si ferma, si dilata, accelera e si arresta: ma nonostante tutto Cléo continua a camminare per le strade di Parigi, e noi continuiamo a seguirla.
Disponibile su Rai Play.
9 febbraio. Dio è donna e si chiama Petrunya (2019), di Teona Strugar Mitevska
Il quinto lungometraggio della regista macedone Teona Strugar Mitevska vede Petrunya al centro della scena: una donna ai margini che decide di tuffarsi nel fiume della Storia e di modificarne il corso con un gesto istintivo che diventa rivoluzione. Un film che si appropria della struttura della parabola per raccontare e mostrare una marginalità che si espande e prende lo spazio, sbiadisce i confini, rovescia i simboli.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Apple TV.
12 febbraio. Annette (2021), di Leos Carax
Onirico, enigmatico, inafferrabile: Annette è un palcoscenico che mostra il crollo della finzione, della realtà, di qualunque cosa. Un musical diretto da Leos Carax: davanti a questa premessa non ci sono aspettative che tengano, rimane solo da immergersi in un viaggio fatto di colori sgargianti e artefatti e musiche che fuggono dall’armonia.
Noleggiabile su Amazon Prime Video, You Tube, Google Play Film, Chili e Apple TV.
14 febbraio. Ritratto della giovane in fiamme (2019), di Céline Sciamma
Magnum opus di Cèline Sciamma, Ritratto della giovane in fiamme è un film sul desiderio, su come viaggi attraverso lo sguardo e sull’impossibilità di catturarlo e renderlo eterno. Tra la rilettura di Orfeo e Euridice, canti intorno al fuoco e momenti in cui la domesticità diventa luogo di rivoluzioni, la storia tra Marianne e Heloise riscopre la struggente tenerezza dell’umano nascosta dietro il mito.
Disponibile su Now TV e noleggiabile su You Tube, Chili, Amazon Prime Video, Tim Vision e Apple TV.
20 febbraio. Corpo celeste (2011), di Alice Rohrwacher
Secondo lungometraggio di Alice Rohrwacher, Corpo celeste filtra attraverso i suoi toni freddi la vita di Marta, una ragazzina di 13 anni, che fa ritorno a Reggio Calabria dopo dieci anni in Svizzera. Un film sul diritto a una sacralità fatta di ricerca, di fughe e di indeterminatezza.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Apple TV, Tim Vision, Google Play Film e You Tube.
22 febbraio. Baci rubati (1968), di François Truffaut
Terzo capitolo della saga dedicata al personaggio di Antoine Doinel, Baci rubati è un ritratto di una giovinezza sospesa tra passato e presente, intriso di nostalgia e di irrequietezza. Una rassegna di luoghi, oggetti, situazioni improvvisate (la sceneggiatura originale era di una ventina di pagine), Truffaut confeziona una commedia ai limiti dello slapstick che si muove sulle note di Que-reste-t- il des nos amours.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Apple TV.
24 febbraio. Lola - Donna di vita (1961), di Jaques Demy
Un lungometraggio animato dal magnetismo di Anouk Aimée, Lola di Jacques Demy racconta una giostra di solitudini alla ricerca di quel primo amore originario, purificatore. C’è un motivo se il Nanni Moretti de Il sol dell’avvenire lo elegge a pellicola da riguardare prima dell’inizio delle riprese di ogni film.
Disponibile su MUBI.
26 febbraio. Matrimonio all'italiana (1964), di Vittorio De Sica
Un esempio di teatro trasposto magistralmente al cinema, Matrimonio all’italiana è uno dei classici che ognuno ha visto passare almeno una volta alla televisione e almeno una volta è rimasto incollato allo schermo. Un mélange tra i toni della commedia e un dramma “vecchio come il mondo”, questo adattamento di Filumena Marturano di Eduardo De Filippo è il modo migliore per farsi trasportare dall’asprezza di febbraio agli accenni di primavera di marzo.
Noleggiabile su Amazon Prime Video.
29 febbraio. Fino all'ultimo respiro (1960), di Jean-Luc Godard
Terminiamo il mese con una pietra miliare della filmografia di Godard. Fino all’ultimo respiro è una crepa, una frattura nel tessuto della storia del cinema che ha generato un flusso di immagini irrequiete e inaspettate, destinate a cambiare il corso di un’intera forma d’arte. Un’opera grande fatta di cose semplici e potenti: Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg, splendidi e ribelli, che vagano per le strade e le camere di una Parigi invasa dalla modernità.
Disponibile su Raro Video.
di Sofia Racco
NC-187
01.02.2024
Il calendario, di solito, si appende in cucina sotto l’orologio, come a creare un asse simmetrico e incrementale di scansione del tempo. I secondi diventano ore, che diventano giorni, che diventano settimane, fino a che le caselle si esauriscono, e bisogna comprarne uno nuovo. Oltre che dal meteo e dalla notte che si avvicina o si allontana, sui calendari i mesi vengono contraddistinti da un’immagine - un’ape che raccoglie il polline, un'aerea dell’Empire State Building, un quadro di Miró - che in un modo o nell’altro cerca di racchiudere l’essenza di questa particolare trentina di giorni.
Per questo Febbraio, al posto della singola illustrazione a cui siamo abituati, ODG pubblicherà una selezione di dieci film da vedere durante il mese, appositamente scelti per marcare ricorrenze, anniversari e affinità umorali.
2 febbraio. Cold War (2018), di Paweł Pawlikowski
Sullo sfondo della Polonia degli anni Cinquanta, Pawlikowski intreccia i frammenti del discorso amoroso tra Wiktor e Zula, un eloquio fatto di musica, di politica, di fughe e di distanze. Ispirato alla storia personale dei genitori del regista, Cold War è la ricostruzione di un amore che cerca di sopravvivere alla realtà.
Disponibile su Tim Vision e Now TV e noleggiabile su Google Play Film, Chili, You Tube, Apple TV e Amazon Prime Video.
5 febbraio. Cléo dalle 5 alle 7 (1962), di Agnès Varda
Il cinema di Agnès Varda è fatto di strade e di donne che le attraversano: Cléo ne è la rappresentate principale. In Cléo dalle 5 alle 7 la osserviamo camminare, specchiarsi, trasformarsi, in un continuo rimbalzo tra il suo sguardo e lo sguardo altrui, tra il riflesso e l’interiorità. Dalle 5 alle 7 il tempo si ferma, si dilata, accelera e si arresta: ma nonostante tutto Cléo continua a camminare per le strade di Parigi, e noi continuiamo a seguirla.
Disponibile su Rai Play.
9 febbraio. Dio è donna e si chiama Petrunya (2019), di Teona Strugar Mitevska
Il quinto lungometraggio della regista macedone Teona Strugar Mitevska vede Petrunya al centro della scena: una donna ai margini che decide di tuffarsi nel fiume della Storia e di modificarne il corso con un gesto istintivo che diventa rivoluzione. Un film che si appropria della struttura della parabola per raccontare e mostrare una marginalità che si espande e prende lo spazio, sbiadisce i confini, rovescia i simboli.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Apple TV.
12 febbraio. Annette (2021), di Leos Carax
Onirico, enigmatico, inafferrabile: Annette è un palcoscenico che mostra il crollo della finzione, della realtà, di qualunque cosa. Un musical diretto da Leos Carax: davanti a questa premessa non ci sono aspettative che tengano, rimane solo da immergersi in un viaggio fatto di colori sgargianti e artefatti e musiche che fuggono dall’armonia.
Noleggiabile su Amazon Prime Video, You Tube, Google Play Film, Chili e Apple TV.
14 febbraio. Ritratto della giovane in fiamme (2019), di Céline Sciamma
Magnum opus di Cèline Sciamma, Ritratto della giovane in fiamme è un film sul desiderio, su come viaggi attraverso lo sguardo e sull’impossibilità di catturarlo e renderlo eterno. Tra la rilettura di Orfeo e Euridice, canti intorno al fuoco e momenti in cui la domesticità diventa luogo di rivoluzioni, la storia tra Marianne e Heloise riscopre la struggente tenerezza dell’umano nascosta dietro il mito.
Disponibile su Now TV e noleggiabile su You Tube, Chili, Amazon Prime Video, Tim Vision e Apple TV.
20 febbraio. Corpo celeste (2011), di Alice Rohrwacher
Secondo lungometraggio di Alice Rohrwacher, Corpo celeste filtra attraverso i suoi toni freddi la vita di Marta, una ragazzina di 13 anni, che fa ritorno a Reggio Calabria dopo dieci anni in Svizzera. Un film sul diritto a una sacralità fatta di ricerca, di fughe e di indeterminatezza.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Apple TV, Tim Vision, Google Play Film e You Tube.
22 febbraio. Baci rubati (1968), di François Truffaut
Terzo capitolo della saga dedicata al personaggio di Antoine Doinel, Baci rubati è un ritratto di una giovinezza sospesa tra passato e presente, intriso di nostalgia e di irrequietezza. Una rassegna di luoghi, oggetti, situazioni improvvisate (la sceneggiatura originale era di una ventina di pagine), Truffaut confeziona una commedia ai limiti dello slapstick che si muove sulle note di Que-reste-t- il des nos amours.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Apple TV.
24 febbraio. Lola - Donna di vita (1961), di Jaques Demy
Un lungometraggio animato dal magnetismo di Anouk Aimée, Lola di Jacques Demy racconta una giostra di solitudini alla ricerca di quel primo amore originario, purificatore. C’è un motivo se il Nanni Moretti de Il sol dell’avvenire lo elegge a pellicola da riguardare prima dell’inizio delle riprese di ogni film.
Disponibile su MUBI.
26 febbraio. Matrimonio all'italiana (1964), di Vittorio De Sica
Un esempio di teatro trasposto magistralmente al cinema, Matrimonio all’italiana è uno dei classici che ognuno ha visto passare almeno una volta alla televisione e almeno una volta è rimasto incollato allo schermo. Un mélange tra i toni della commedia e un dramma “vecchio come il mondo”, questo adattamento di Filumena Marturano di Eduardo De Filippo è il modo migliore per farsi trasportare dall’asprezza di febbraio agli accenni di primavera di marzo.
Noleggiabile su Amazon Prime Video.
29 febbraio. Fino all'ultimo respiro (1960), di Jean-Luc Godard
Terminiamo il mese con una pietra miliare della filmografia di Godard. Fino all’ultimo respiro è una crepa, una frattura nel tessuto della storia del cinema che ha generato un flusso di immagini irrequiete e inaspettate, destinate a cambiare il corso di un’intera forma d’arte. Un’opera grande fatta di cose semplici e potenti: Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg, splendidi e ribelli, che vagano per le strade e le camere di una Parigi invasa dalla modernità.
Disponibile su Raro Video.