NC-10
19.05.2020
Dal 29 maggio al 7 giugno, per la prima volta, i maggiori festival cinematografici saranno alla portata di tutti su Youtube. Il tutto completamente gratuito e senza inserzioni pubblicitarie. A lanciare l’iniziativa è stata la Tribeca Entreprises di New York, creata da Robert De Niro e Jane Rosenthal nel 2003, per colmare il vuoto delle rassegne rimandate o annullate (o ancora in forse) a causa della pandemia. Non mancheranno i festival di Cannes, Venezia, Berlino, Locarno, New York, Toronto, Tokyo, Londra, Sydney, il Tribeca e il Sundance per un totale di venti rassegne da tutto il mondo. Un festival dei festival in cui la programmazione unirà proposte di archivio a opere inedite trasmettendo lungometraggi, cortometraggi, documentari, masterclass (specialmente nel caso di Cannes, che non proietterà film), esibizioni musicali e comiche, discussioni e conferenze stampa. La programmazione dettagliata, a discrezione di ogni singolo festival, verrà svelata nelle prossime settimane.
Un evento unico nel suo genere che segue le orme del concerto One World: Together at Home organizzato da Lady Gaga, perché lo scopo non è solo quello di intrattenere una platea globale, ma quello di contribuire attivamente all’emergenza Covid-19. È in atto infatti una raccolta fondi in cui gli spettatori, durante la visione, potranno fare delle donazioni in favore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità o di altri enti internazionali.
Quest’esperienza festivaliera corale non vorrebbe sostituire totalmente quella reale. Ad oggi rimane ancora invariato l’appuntamento di settembre con Venezia, mentre il Festival di Cannes è stato ufficialmente annullato. Lo ha affermato il suo direttore Thierry Frémaux, che prima lo aveva rimandato e poi aveva temporeggiato sulla possibilità di un gemellaggio solidale italo-francese con la rassegna nostrana. L’edizione 2020 sarà un ibrido, contrassegnato dalla sua presenza-assenza fantasmatica: i film, che sarebbero dovuti essere in corsa per i premi, verranno presentati fuori competizione in serate dedicate durante altri festival, ma con il marchio Cannes. Un’etichetta distintiva sui titoli che gli permetterà di non perdere il suo ruolo egemonico sul mercato. La lista dei film in lizza per la 73esima edizione saranno rivelati a inizio giugno: alcuni attenderanno ad uscire e parteciperanno direttamente l’anno prossimo, altri hanno scelto Netflix come Da 5 Bloods di Spike Lee che sarà disponibile in anteprima sulla piattaforma dal 12 giugno, altri ancora saranno proiettati con il logo della palma d’oro in festival di tutto il mondo, principalmente a Venezia. Dalla Croisette al Lido per film come Tre piani di Nanni Moretti e The French Dispatch di Wes Anderson.
Il Festival del Cinema di Venezia e le altre rassegne previste dopo l’estate saranno comunque diverse dal solito, all’insegna del distanziamento sociale. Ci saranno meno ospiti presenti di persona (soprattutto se dall’estero), meno posti in sala, ma verrà assicurata la visione su piattaforme sicure ai giornalisti non presenti e ad alcuni spettatori; le interviste saranno singole, con parte delle conferenze stampa in streaming. Non mancherà però il tappeto rosso. A differenza del settembrino festival di Toronto, che si è detto pronto a svolgersi online se necessario, le due rassegne europee si sono trovate d’accordo nell’esclusione dell’opzione digitale per intero. Mentre tutto è in sospeso in attesa che si possa tornare senza rischi sanitari davanti al grande schermo, We Are One: A Global Film Festival permetterà di vivere l’esperienza festivaliera a distanza.
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19.05.2020
Dal 29 maggio al 7 giugno, per la prima volta, i maggiori festival cinematografici saranno alla portata di tutti su Youtube. Il tutto completamente gratuito e senza inserzioni pubblicitarie. A lanciare l’iniziativa è stata la Tribeca Entreprises di New York, creata da Robert De Niro e Jane Rosenthal nel 2003, per colmare il vuoto delle rassegne rimandate o annullate (o ancora in forse) a causa della pandemia. Non mancheranno i festival di Cannes, Venezia, Berlino, Locarno, New York, Toronto, Tokyo, Londra, Sydney, il Tribeca e il Sundance per un totale di venti rassegne da tutto il mondo. Un festival dei festival in cui la programmazione unirà proposte di archivio a opere inedite trasmettendo lungometraggi, cortometraggi, documentari, masterclass (specialmente nel caso di Cannes, che non proietterà film), esibizioni musicali e comiche, discussioni e conferenze stampa. La programmazione dettagliata, a discrezione di ogni singolo festival, verrà svelata nelle prossime settimane.
Un evento unico nel suo genere che segue le orme del concerto One World: Together at Home organizzato da Lady Gaga, perché lo scopo non è solo quello di intrattenere una platea globale, ma quello di contribuire attivamente all’emergenza Covid-19. È in atto infatti una raccolta fondi in cui gli spettatori, durante la visione, potranno fare delle donazioni in favore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità o di altri enti internazionali.
Quest’esperienza festivaliera corale non vorrebbe sostituire totalmente quella reale. Ad oggi rimane ancora invariato l’appuntamento di settembre con Venezia, mentre il Festival di Cannes è stato ufficialmente annullato. Lo ha affermato il suo direttore Thierry Frémaux, che prima lo aveva rimandato e poi aveva temporeggiato sulla possibilità di un gemellaggio solidale italo-francese con la rassegna nostrana. L’edizione 2020 sarà un ibrido, contrassegnato dalla sua presenza-assenza fantasmatica: i film, che sarebbero dovuti essere in corsa per i premi, verranno presentati fuori competizione in serate dedicate durante altri festival, ma con il marchio Cannes. Un’etichetta distintiva sui titoli che gli permetterà di non perdere il suo ruolo egemonico sul mercato. La lista dei film in lizza per la 73esima edizione saranno rivelati a inizio giugno: alcuni attenderanno ad uscire e parteciperanno direttamente l’anno prossimo, altri hanno scelto Netflix come Da 5 Bloods di Spike Lee che sarà disponibile in anteprima sulla piattaforma dal 12 giugno, altri ancora saranno proiettati con il logo della palma d’oro in festival di tutto il mondo, principalmente a Venezia. Dalla Croisette al Lido per film come Tre piani di Nanni Moretti e The French Dispatch di Wes Anderson.
Il Festival del Cinema di Venezia e le altre rassegne previste dopo l’estate saranno comunque diverse dal solito, all’insegna del distanziamento sociale. Ci saranno meno ospiti presenti di persona (soprattutto se dall’estero), meno posti in sala, ma verrà assicurata la visione su piattaforme sicure ai giornalisti non presenti e ad alcuni spettatori; le interviste saranno singole, con parte delle conferenze stampa in streaming. Non mancherà però il tappeto rosso. A differenza del settembrino festival di Toronto, che si è detto pronto a svolgersi online se necessario, le due rassegne europee si sono trovate d’accordo nell’esclusione dell’opzione digitale per intero. Mentre tutto è in sospeso in attesa che si possa tornare senza rischi sanitari davanti al grande schermo, We Are One: A Global Film Festival permetterà di vivere l’esperienza festivaliera a distanza.