di Omar Franini
NC-61
05.10.2021
Il mese di settembre è stato caratterizzato dall’uscita di blockbusters che hanno rilanciato il box office italiano: Shang-chi e la leggenda dei Dieci Anelli e Dune, hanno raggiunto grandi incassi dopo il periodo di magra di luglio e soprattutto agosto. L’ultima colossale opera del regista Denis Villeneuve probabilmente continuerà a condizionare i guadagni di ottobre, insieme al nuovo film della saga di James Bond, No Time To Die, uscito in sala solo la settimana scorsa. Ma cosa dobbiamo aspettarci, quindi, dalle prossime uscite?
Già nei prossimi giorni (dal 7 ottobre) si potrà trovare in sala A Chiara di Jonas Carpignano, film che conclude una trilogia iniziata con Mediterranea e proseguita con l’acclamato A Ciambra. Il regista italo-americano racconta la storia di una quindicenne la cui vita cambierà dopo la partenza inaspettata del padre, spingendo così la giovane ragazza ad indagare le ragioni di tale dipartita. Presentato nella sezione Quinzaine de Réalisateurs al Festival di Cannes 2021 dove ha riscosso un buon responso della critica, il film sta facendo il giro dei vari festival cinematografici più importanti, tra cui il New York Film Festival.
Nella settimana dell’11 The Last Duel di Ridley Scott probabilmente dominerà gli incassi e ruberà la scena a film meno conosciuti, ma ci piacerebbe comunque consigliare un paio di alternative molto interessanti. La prima è Ariaferma, di Leonardo Di Costanzo con Toni Servillo e Silvio Orlando, rispettivamente dei panni di una guardia giurata e di un ex boss mafioso. Presentata allo scorso Festival di Venezia, l’opera si focalizza sui rapporti umani tra guardie e incarcerati, vittime e carnefici, con Di Costanzo che riesce a creare un’atmosfera fatta di tensioni, attraverso l’utilizzo di tanti silenzi e giochi di sguardi.
Un altro film da tenere sicuramente sott’occhio nelle prossime settimane è I’m Your Man ; questa brillante commedia tedesca è una riflessione sensibile sulla solitudine e sull’esistenzialismo. Il film racconta la storia di Alma (Maren Eggert), un’archeologa sempre indaffarata con il lavoro di ricerca, che un giorno decide di aiutare un collega a collaudare una nuova tecnologia nel campo della robotica. Un androide costruito su misura attorno al partner/padrone, che dovrà soddisfarne ogni piacere fisico ed emotivo. Nonostante gli scetticismi, Alma deciderà di far entrare in casa (e nella propria vita) Tom (Dan Stevens). L’aspetto impressionante del film è il suo discostarsi dal genere sci-fi, nonostante il concetto alla base presenti un androide. I’m Your Man, infatti, non mostra ambienti futuristici e non presenta effetti visivi particolari. La regista tedesca Maria Schrader gioca, piuttosto, sul rapporto tra Alma e Tom, sfruttando le situazioni imbarazzanti e di fraintendimento che si creano nella loro atipica relazione.
Dalla Germania ci spostiamo alla Francia. Il 21 ottobre usciranno i nuovi film di due dei registi più importanti del panorama autoriale francofono degli ultimi anni, Petite Maman di Céline Sciamma e France di Bruno Dumont. La prima è un’opera intima e raffinata sull’amicizia infantile che ricorda i toni di Tomboy e che verrà presentata in concorso ad Alice nella Città dopo aver debuttato alla Berlinale dello scorso anno, la seconda una critica sfrontata sul mondo del giornalismo e della politica con protagonista Lea Seydoux. Il film di Dumont è caratterizzato dai classici trademarks del regista francese, quali la palette di colori accesi, il consistente tono satirico e le marcate metafore; il tutto finalizzato a costruire, attraverso il personaggio di France, una minuziosa analisi del sistema mediatico di un’intera nazione, e più in generale, del mercato occidentale.
Verso fine ottobre usciranno, invece, due film italiani di genere, I Giganti di Bonifacio Angius e Freaks Out di Gabriele Mainetti. Il primo è un western dai toni surrealisti particolarmente ambizioso per il panorama nostrano, con un’atmosfera claustrofobica e un’analisi interessante sull’isolamento dal mondo esterno, mentre per il secondo non servono grandi presentazioni essendo uno dei film più attesi dell’anno.
Questo mese si chiuderà con un film europeo da non perdere: Madri parallele di Pedro Almodovar. L’opera del regista spagnolo, presentata al Festival di Venezia 2021, narra la vicenda di Janis (Penelope Cruz, vincitrice della Coppa Volpi) e Ana (Milena Smit), due donne single rimaste incinta per errore, che si incontrano nel reparto maternità dell’ospedale partorendo lo stesso giorno. L’incontro casuale tra le due segnerà inaspettatamente la vita di entrambe. Almodovar dirige un film raffinato sul tema della maternità con un sottotesto politico marcato sul regime di Franco e le fosse comuni.
Sembra evidente quindi che il cinema stia ripartendo in grande stile, proponendo al pubblico una varietà eterogenea di titoli, il tutto nel tentativo di far tornare le persone, dopo più di un anno di home video, ad apprezzare nuovamente la bellezza del grande schermo cinematografico.
di Omar Franini
NC-61
05.10.2021
Il mese di settembre è stato caratterizzato dall’uscita di blockbusters che hanno rilanciato il box office italiano: Shang-chi e la leggenda dei Dieci Anelli e Dune, hanno raggiunto grandi incassi dopo il periodo di magra di luglio e soprattutto agosto. L’ultima colossale opera del regista Denis Villeneuve probabilmente continuerà a condizionare i guadagni di ottobre, insieme al nuovo film della saga di James Bond, No Time To Die, uscito in sala solo la settimana scorsa. Ma cosa dobbiamo aspettarci, quindi, dalle prossime uscite?
Già nei prossimi giorni (dal 7 ottobre) si potrà trovare in sala A Chiara di Jonas Carpignano, film che conclude una trilogia iniziata con Mediterranea e proseguita con l’acclamato A Ciambra. Il regista italo-americano racconta la storia di una quindicenne la cui vita cambierà dopo la partenza inaspettata del padre, spingendo così la giovane ragazza ad indagare le ragioni di tale dipartita. Presentato nella sezione Quinzaine de Réalisateurs al Festival di Cannes 2021 dove ha riscosso un buon responso della critica, il film sta facendo il giro dei vari festival cinematografici più importanti, tra cui il New York Film Festival.
Nella settimana dell’11 The Last Duel di Ridley Scott probabilmente dominerà gli incassi e ruberà la scena a film meno conosciuti, ma ci piacerebbe comunque consigliare un paio di alternative molto interessanti. La prima è Ariaferma, di Leonardo Di Costanzo con Toni Servillo e Silvio Orlando, rispettivamente dei panni di una guardia giurata e di un ex boss mafioso. Presentata allo scorso Festival di Venezia, l’opera si focalizza sui rapporti umani tra guardie e incarcerati, vittime e carnefici, con Di Costanzo che riesce a creare un’atmosfera fatta di tensioni, attraverso l’utilizzo di tanti silenzi e giochi di sguardi.
Un altro film da tenere sicuramente sott’occhio nelle prossime settimane è I’m Your Man ; questa brillante commedia tedesca è una riflessione sensibile sulla solitudine e sull’esistenzialismo. Il film racconta la storia di Alma (Maren Eggert), un’archeologa sempre indaffarata con il lavoro di ricerca, che un giorno decide di aiutare un collega a collaudare una nuova tecnologia nel campo della robotica. Un androide costruito su misura attorno al partner/padrone, che dovrà soddisfarne ogni piacere fisico ed emotivo. Nonostante gli scetticismi, Alma deciderà di far entrare in casa (e nella propria vita) Tom (Dan Stevens). L’aspetto impressionante del film è il suo discostarsi dal genere sci-fi, nonostante il concetto alla base presenti un androide. I’m Your Man, infatti, non mostra ambienti futuristici e non presenta effetti visivi particolari. La regista tedesca Maria Schrader gioca, piuttosto, sul rapporto tra Alma e Tom, sfruttando le situazioni imbarazzanti e di fraintendimento che si creano nella loro atipica relazione.
Dalla Germania ci spostiamo alla Francia. Il 21 ottobre usciranno i nuovi film di due dei registi più importanti del panorama autoriale francofono degli ultimi anni, Petite Maman di Céline Sciamma e France di Bruno Dumont. La prima è un’opera intima e raffinata sull’amicizia infantile che ricorda i toni di Tomboy e che verrà presentata in concorso ad Alice nella Città dopo aver debuttato alla Berlinale dello scorso anno, la seconda una critica sfrontata sul mondo del giornalismo e della politica con protagonista Lea Seydoux. Il film di Dumont è caratterizzato dai classici trademarks del regista francese, quali la palette di colori accesi, il consistente tono satirico e le marcate metafore; il tutto finalizzato a costruire, attraverso il personaggio di France, una minuziosa analisi del sistema mediatico di un’intera nazione, e più in generale, del mercato occidentale.
Verso fine ottobre usciranno, invece, due film italiani di genere, I Giganti di Bonifacio Angius e Freaks Out di Gabriele Mainetti. Il primo è un western dai toni surrealisti particolarmente ambizioso per il panorama nostrano, con un’atmosfera claustrofobica e un’analisi interessante sull’isolamento dal mondo esterno, mentre per il secondo non servono grandi presentazioni essendo uno dei film più attesi dell’anno.
Questo mese si chiuderà con un film europeo da non perdere: Madri parallele di Pedro Almodovar. L’opera del regista spagnolo, presentata al Festival di Venezia 2021, narra la vicenda di Janis (Penelope Cruz, vincitrice della Coppa Volpi) e Ana (Milena Smit), due donne single rimaste incinta per errore, che si incontrano nel reparto maternità dell’ospedale partorendo lo stesso giorno. L’incontro casuale tra le due segnerà inaspettatamente la vita di entrambe. Almodovar dirige un film raffinato sul tema della maternità con un sottotesto politico marcato sul regime di Franco e le fosse comuni.
Sembra evidente quindi che il cinema stia ripartendo in grande stile, proponendo al pubblico una varietà eterogenea di titoli, il tutto nel tentativo di far tornare le persone, dopo più di un anno di home video, ad apprezzare nuovamente la bellezza del grande schermo cinematografico.