TR-02
08.05.2020
A24, la casa di produzione cinematografica e televisiva newyorkese che ha prodotto o distribuito negli ultimi anni film di successo come Diamanti Grezzi, Ladybird, First Reformed, Moonlight e molti altri, e che prende il nome dalla nostra “Strada dei Parchi” (A24 per l’appunto), lancia un’iniziativa originale. La casa di produzione è sempre stata al passo in fatto di merchandising, dedicando un’intera sezione Shop sul loro sito sin dagli inizi. L’originalità dei gadget va oltre le più tradizionali felpe Fruit of the Loom con logo a contrasto e i calzini, ma propone ai loro aficionados candele all’eau de Western/Horror/Noir/Rom-com, sceneggiature dei loro film finemente rilegate, poster scaricabili for free in altissima definizione, palloni da basket e altri memorabilia.
L’ultima originale trovata di Daniel Katz, David Fenkel e John Hodges (fondatori A24) per questo periodo di quarantena in cui si inizia a sentire la mancanza della sala è coinvolgerli in un “gioco all’asta” con scopi benefici.
Pensiamo a Christie’s o Sotheby’s ma trasliamolo su di una casa di produzione indipendente che negli anni di set ha collezionato, al posto di Picasso e Monet, props divenuti simbolo dei loro successi di incassi.
Di norma sono singoli utenti a vendere oggetti di scena come pezzi da collezione e difficilmente le case di produzione stesse. Al contrario, “Auctions-A24” potrebbe essere considerato un nuovo format per fare cassa dai tesori unici che tutte le case di produzione conservano. Fra i pezzi messi all’asta da A24 compaiono la tavola da skate di Stevie (Mid 90’s), la felpa di Rue (Euphoria), il prezioso abito composto da 10.000 fiori di seta della Regina di Maggio (Midsommar).
I prezzi di partenza dell’asta non sono così irraggiungibili e per i veri appassionati si prospetta un’iniziativa davvero interessante, considerando che l’intero ricavato sarà devoluto a enti benefici e infrastrutture sanitarie dello Stato di New York che fronteggia con difficoltà l’emergenza Covid-19.
Questa operazione potrebbe dare il via a riconsiderare l’attenzione che viene data al marketing e ai gadget anche post-pandemia. Un’attenzione di cui potrebbero giovare anche medie e piccole case di produzione nell’ideazione di gadget che potrebbero non solo fidelizzare il pubblico di riferimento ma giovare alle casse delle case di produzione.
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08.05.2020
A24, la casa di produzione cinematografica e televisiva newyorkese che ha prodotto o distribuito negli ultimi anni film di successo come Diamanti Grezzi, Ladybird, First Reformed, Moonlight e molti altri, e che prende il nome dalla nostra “Strada dei Parchi” (A24 per l’appunto), lancia un’iniziativa originale. La casa di produzione è sempre stata al passo in fatto di merchandising, dedicando un’intera sezione Shop sul loro sito sin dagli inizi. L’originalità dei gadget va oltre le più tradizionali felpe Fruit of the Loom con logo a contrasto e i calzini, ma propone ai loro aficionados candele all’eau de Western/Horror/Noir/Rom-com, sceneggiature dei loro film finemente rilegate, poster scaricabili for free in altissima definizione, palloni da basket e altri memorabilia.
L’ultima originale trovata di Daniel Katz, David Fenkel e John Hodges (fondatori A24) per questo periodo di quarantena in cui si inizia a sentire la mancanza della sala è coinvolgerli in un “gioco all’asta” con scopi benefici.
Pensiamo a Christie’s o Sotheby’s ma trasliamolo su di una casa di produzione indipendente che negli anni di set ha collezionato, al posto di Picasso e Monet, props divenuti simbolo dei loro successi di incassi.
Di norma sono singoli utenti a vendere oggetti di scena come pezzi da collezione e difficilmente le case di produzione stesse. Al contrario, “Auctions-A24” potrebbe essere considerato un nuovo format per fare cassa dai tesori unici che tutte le case di produzione conservano. Fra i pezzi messi all’asta da A24 compaiono la tavola da skate di Stevie (Mid 90’s), la felpa di Rue (Euphoria), il prezioso abito composto da 10.000 fiori di seta della Regina di Maggio (Midsommar).
I prezzi di partenza dell’asta non sono così irraggiungibili e per i veri appassionati si prospetta un’iniziativa davvero interessante, considerando che l’intero ricavato sarà devoluto a enti benefici e infrastrutture sanitarie dello Stato di New York che fronteggia con difficoltà l’emergenza Covid-19.
Questa operazione potrebbe dare il via a riconsiderare l’attenzione che viene data al marketing e ai gadget anche post-pandemia. Un’attenzione di cui potrebbero giovare anche medie e piccole case di produzione nell’ideazione di gadget che potrebbero non solo fidelizzare il pubblico di riferimento ma giovare alle casse delle case di produzione.