di Bianca Susi
NC-32
14.10.2020
L’attesa è ormai quasi finita e da domani fino al 25 Ottobre, all’interno dell’Auditorium Parco della Musica, avrà luogo la Festa del cinema di Roma. Esattamente come la mostra del cinema di Venezia, anche la 15esima edizione del festival romano aprirà le sale al pubblico con modalità nuove, adeguate alle norme imposte dall’emergenza sanitaria che, ormai da mesi, stravolge l’ambiente cinematografico.
Il programma offre una selezione molto variegata a livello geografico, con una concentrazione maggiore di opere dal Regno Unito e dalla Francia, e in numero minore dagli Stati Uniti, comunque più presenti qui che non alla mostra del cinema di Venezia. Nonostante una buona percentuale di presenze nuove e di scelte più di nicchia, non mancano grandi titoli e grandi nomi a partire da Soul, il nuovo film Pixar che aprirà il festival, con la regia di Pete Docter, protagonista di uno dei tanti “incontri ravvicinati” di questa edizione. Atteso è anche Another Round, il nuovo film di Thomas Vinterberg (il regista danese cofondatore del Dogma 95 insieme a von Trier): questo film, come anche Soul, era stato selezionato al Festival di Cannes 2020 poi sfortunatamente annullato a causa dell’epidemia da Covid-19 che a maggio registrava ancora il picco dei contagi.
Un altro nome importante che sarà presente al festival è Werner Herzog. Il regista tedesco presenterà il suo nuovo film Fireball: Visitors from Darker Worlds e sarà anche lui protagonista di uno degli “incontri ravvicinati” (anche se in modalità on air e non in presenza). Calcherà il red carpet dell’auditorium anche Steve McQueen (anche lui ospite degli “incontri ravvicinati”) che presenterà i primi due episodi della sua nuova miniserie Small Axe sulla comunità afro-britannica di Londra tra gli anni ‘60 e ‘80, anche questi precedentemente selezionati per il festival della Costa azzurra.
Oltre ai tre titoli già citati, altri 6 film della selezione ufficiale sono caratterizzati dalla famigerata “etichetta Cannes” tra i quale vale la pena citare Été 85, film scritto e diretto da François Ozon che racconta la nascita di un’amicizia durante l’estate del 1985 in un paesino sulla costa della Normandia, e Ammonite di Francis Lee che narra le vicende della paleontologa Mary Anning, interpretata da Kate Winslet, e della sua relazione con la geologa Charlotte Murchison; quest’ultimo era stato selezionato anche per il Telluride Film Festival (che come Cannes è stato annullato) ed è stato infine presentato al Toronto Film Festival dove Kate Winslet ha vinto il Tribute Actor Award.
La selezione ufficiale conta al suo interno anche quattro titoli provenienti dal Sundance Film Festival (celebre festival statunitense dedicato al cinema indipendente): I Carry You with Me di Heidi Ewing, una coproduzione tra Stati Uniti e Messico, vincitore nella sezione Next dell’Innovator Award e dell’Audience Award, che narra di una coppia di omosessuali che, per rimanere insieme, decide di fuggire dal Messico verso New York. Time, diretto e prodotto da Garret Bradley, è un documentario, premiato con l’US Documentary Directing Award, che racconta la storia di Sibil Fox Richardson, un'imprenditrice, abolizionista, autrice e madre di sei figli, e della sua lotta per il rilascio di suo marito Rob. Il terzo titolo firmato Sundance Film Festival è Palm Springs di Max Barbakow, una commedia romantica con elementi surreali che è stata ben accolta dalla critica e, soprattutto, dal pubblico, arrivando ad ottenere un primato per il maggior numero di streaming durante il primo weekend sulla piattaforma Hulu. Infine, The Reason I Jump di Jerry Rothwell, basato sul best seller di Naoki Higashida che affronta la tematica dell’autismo.
La Festa del Cinema di Roma ospiterà anche alcune opere prime come Home di Franka Potente, attrice tedesca che ha deciso di passare alla regia raccontando la storia di Marvin Hacks che torna nella sua piccola città natale in California dopo 20 anni di prigione, e The Shift di Alessandro Tonda, già aiuto regia di famosi film e serie Tv, che racconta la storia di due giovani terroristi: Eden e Abdel irrompono in una scuola di Bruxelles per compiere una strage di coetanei ma le cose non vanno nel verso sperato.
Grande attesa anche intorno a Stardust di Gabriel Range, incentrato sulla vita di David Bowie. Tra gli eventi speciali spiccano Mi chiamo Francesco Totti, documentario di Alex Infascelli sulla carriera del calciatore romano, i primi due episodi di Romulus, la nuova serie di Matteo Rovere, prodotta da Sky e Groenlandia, che porta in tv il racconto epico della nascita di Roma, e infine Fuori era primavera - Viaggio nell’Italia del lockdown, documentario di Gabriele Salvatores che raccoglie immagini e ricordi degli italiani durante i mesi di quarantena.
Chiuderà il festival il film Cosa sarà di Francesco Bruni, sulla storia di un regista, interpretato da Kim Rossi Stuart, che scopre di avere una malattia e affronta un viaggio per cercare una persona in grado di aiutarlo.
Anche quest’anno parallelamente al programma della selezione ufficiale si svolgerà una retrospettiva su un importante autore della storia del cinema. Sotto la cura di Mario Sesti, sedici lungometraggi di Satyajit Ray (forse il più grande regista, sceneggiatore e critico cinematografico indiano) verranno proiettati nella location della Casa del Cinema all’interno di Villa Borghese. Per quanto riguarda la sezione restauri, invece, saranno proiettati in versione restaurata due capolavori del cinema italiano: In nome della legge di Pietro Germi (a cura di CSC-Cineteca Nazionale) e Padre Padrone dei fratelli Taviani (a cura di CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce).
A questo link potete trovare il programma ufficiale della 15ª edizione della Festa del Cinema di Roma.
di Bianca Susi
NC-32
14.10.2020
L’attesa è ormai quasi finita e da domani fino al 25 Ottobre, all’interno dell’Auditorium Parco della Musica, avrà luogo la Festa del cinema di Roma. Esattamente come la mostra del cinema di Venezia, anche la 15esima edizione del festival romano aprirà le sale al pubblico con modalità nuove, adeguate alle norme imposte dall’emergenza sanitaria che, ormai da mesi, stravolge l’ambiente cinematografico.
Il programma offre una selezione molto variegata a livello geografico, con una concentrazione maggiore di opere dal Regno Unito e dalla Francia, e in numero minore dagli Stati Uniti, comunque più presenti qui che non alla mostra del cinema di Venezia. Nonostante una buona percentuale di presenze nuove e di scelte più di nicchia, non mancano grandi titoli e grandi nomi a partire da Soul, il nuovo film Pixar che aprirà il festival, con la regia di Pete Docter, protagonista di uno dei tanti “incontri ravvicinati” di questa edizione. Atteso è anche Another Round, il nuovo film di Thomas Vinterberg (il regista danese cofondatore del Dogma 95 insieme a von Trier): questo film, come anche Soul, era stato selezionato al Festival di Cannes 2020 poi sfortunatamente annullato a causa dell’epidemia da Covid-19 che a maggio registrava ancora il picco dei contagi.
Un altro nome importante che sarà presente al festival è Werner Herzog. Il regista tedesco presenterà il suo nuovo film Fireball: Visitors from Darker Worlds e sarà anche lui protagonista di uno degli “incontri ravvicinati” (anche se in modalità on air e non in presenza). Calcherà il red carpet dell’auditorium anche Steve McQueen (anche lui ospite degli “incontri ravvicinati”) che presenterà i primi due episodi della sua nuova miniserie Small Axe sulla comunità afro-britannica di Londra tra gli anni ‘60 e ‘80, anche questi precedentemente selezionati per il festival della Costa azzurra.
Oltre ai tre titoli già citati, altri 6 film della selezione ufficiale sono caratterizzati dalla famigerata “etichetta Cannes” tra i quale vale la pena citare Été 85, film scritto e diretto da François Ozon che racconta la nascita di un’amicizia durante l’estate del 1985 in un paesino sulla costa della Normandia, e Ammonite di Francis Lee che narra le vicende della paleontologa Mary Anning, interpretata da Kate Winslet, e della sua relazione con la geologa Charlotte Murchison; quest’ultimo era stato selezionato anche per il Telluride Film Festival (che come Cannes è stato annullato) ed è stato infine presentato al Toronto Film Festival dove Kate Winslet ha vinto il Tribute Actor Award.
La selezione ufficiale conta al suo interno anche quattro titoli provenienti dal Sundance Film Festival (celebre festival statunitense dedicato al cinema indipendente): I Carry You with Me di Heidi Ewing, una coproduzione tra Stati Uniti e Messico, vincitore nella sezione Next dell’Innovator Award e dell’Audience Award, che narra di una coppia di omosessuali che, per rimanere insieme, decide di fuggire dal Messico verso New York. Time, diretto e prodotto da Garret Bradley, è un documentario, premiato con l’US Documentary Directing Award, che racconta la storia di Sibil Fox Richardson, un'imprenditrice, abolizionista, autrice e madre di sei figli, e della sua lotta per il rilascio di suo marito Rob. Il terzo titolo firmato Sundance Film Festival è Palm Springs di Max Barbakow, una commedia romantica con elementi surreali che è stata ben accolta dalla critica e, soprattutto, dal pubblico, arrivando ad ottenere un primato per il maggior numero di streaming durante il primo weekend sulla piattaforma Hulu. Infine, The Reason I Jump di Jerry Rothwell, basato sul best seller di Naoki Higashida che affronta la tematica dell’autismo.
La Festa del Cinema di Roma ospiterà anche alcune opere prime come Home di Franka Potente, attrice tedesca che ha deciso di passare alla regia raccontando la storia di Marvin Hacks che torna nella sua piccola città natale in California dopo 20 anni di prigione, e The Shift di Alessandro Tonda, già aiuto regia di famosi film e serie Tv, che racconta la storia di due giovani terroristi: Eden e Abdel irrompono in una scuola di Bruxelles per compiere una strage di coetanei ma le cose non vanno nel verso sperato.
Grande attesa anche intorno a Stardust di Gabriel Range, incentrato sulla vita di David Bowie. Tra gli eventi speciali spiccano Mi chiamo Francesco Totti, documentario di Alex Infascelli sulla carriera del calciatore romano, i primi due episodi di Romulus, la nuova serie di Matteo Rovere, prodotta da Sky e Groenlandia, che porta in tv il racconto epico della nascita di Roma, e infine Fuori era primavera - Viaggio nell’Italia del lockdown, documentario di Gabriele Salvatores che raccoglie immagini e ricordi degli italiani durante i mesi di quarantena.
Chiuderà il festival il film Cosa sarà di Francesco Bruni, sulla storia di un regista, interpretato da Kim Rossi Stuart, che scopre di avere una malattia e affronta un viaggio per cercare una persona in grado di aiutarlo.
Anche quest’anno parallelamente al programma della selezione ufficiale si svolgerà una retrospettiva su un importante autore della storia del cinema. Sotto la cura di Mario Sesti, sedici lungometraggi di Satyajit Ray (forse il più grande regista, sceneggiatore e critico cinematografico indiano) verranno proiettati nella location della Casa del Cinema all’interno di Villa Borghese. Per quanto riguarda la sezione restauri, invece, saranno proiettati in versione restaurata due capolavori del cinema italiano: In nome della legge di Pietro Germi (a cura di CSC-Cineteca Nazionale) e Padre Padrone dei fratelli Taviani (a cura di CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce).
A questo link potete trovare il programma ufficiale della 15ª edizione della Festa del Cinema di Roma.