NC-262
02.01.2025
Il calendario, di solito, si appende in cucina sotto l’orologio, come a creare un asse simmetrico e incrementale di scansione del tempo. I secondi diventano ore, che diventano giorni, che diventano settimane, fino a che le caselle si esauriscono, e bisogna comprarne uno nuovo. Oltre che dal meteo e dalla notte che si avvicina o si allontana, sui calendari i mesi vengono contraddistinti da un’immagine - un’ape che raccoglie il polline, un'aerea dell’Empire State Building, un quadro di Miró - che in un modo o nell’altro cerca di racchiudere l’essenza di questa particolare trentina di giorni.
Per questo Gennaio, al posto della singola illustrazione a cui siamo abituati, ODG pubblicherà una selezione di dieci film da vedere durante il mese e appositamente scelti per marcare ricorrenze, anniversari e affinità umorali.
3 gennaio. May December (2023), di Todd Haynes
Partiamo con un film che ci ricorda che il dolore esiste. La storia di una coppia controversa, composta da una donna più anziana, Gracie Atherton-Yoo, e un uomo molto più giovane, Joe, con un passato turbolento, si sgretola e si frammenta quando un'attrice di Hollywood, Elizabeth, si infiltra nella loro vita per preparare un film sulla loro relazione. Un'opera che si può leggere come un’onda contraria alla deriva post-moderna, in cui tutto è possibile, dicibile, vero, e ognuno può affermare la propria individualità, come se una realtà non esistesse. Le emozioni di Joe, personaggio secondario rispetto a Natalie Portman e Julianne Moore, ma centrale nelle rivelazioni tematiche del film, provano a far riemergere dalla furia dell’interpretazione a oltranza uno scalpello di umanità.
Disponibile su Now TV e noleggiabile su Tim Vision, Apple TV, Chili, You Tube, Google Play Film, Amazon Prime Video.
4 gennaio. The River (1997), di Tsai Ming-liang
Uno dei film più sofferti di Tsai-Ming Liang. La maturità dello sguardo sul dolore e la solitudine nella megalopoli contemporanea restituisce un’opera maestosa, dallo sguardo limpido e sempre a fuoco. Un padre e un figlio infelici, uno strano dolore al collo che costringe i corpi a ritirarsi, rifiutarsi, nascondersi, l’acqua torrenziale che scorre e che invade le case della classe popolare taiwanese.
Disponibile su Plex.
7 gennaio. Frances Ha (2012), di Noah Baumbach
Tutto il divertimento possibile nelle gambe e nel corpo libero di Greta Gerwig nell’iconica pellicola di Noah Baumbach. E per ricordarci ancora un po’ le feste, anche una bellissima sequenza nella Sacramento natalizia. Frances deve trovare il suo posto nel mondo, ma sbatte continuamente su tutti gli spigoli della città: amicizie che si sfaldano durante l’ingresso nel mondo adulto, sogni nel cassetto infranti, e una libertà che non si riesce mai ad agguantare fino in fondo. È un percorso doloroso, in cui si torna indietro, dai genitori, al college, e si trova piano piano una strada per andare avanti.
Disponibile su Amazon Prime Video.
9 gennaio. La vita è meravigliosa (1946), di Frank Capra
Uno dei film più belli del cinema classico statunitense, nonché il cult di Natale per eccellenza. Frank Capra crea una cornice narrativa con tutti i tropi di Hollywood, un perfetto viaggio dell’eroe costellato di cadute e risalite attraverso cui l’autore si domanda cosa significhi abitare nella provincia di un’America sempre più ricca, sempre più accessibile, sempre più globale. George Bailey, personaggio interpretato dall’immenso James Stewart, ha dedicato tutta la sua vita a proteggere gli abitanti della sua città, Bedford Falls, dalle grinfie di un banchiere senza scrupoli, provando la costante insoddisfazione di non essere riuscito ad uscirvi mai. Ora, trovandosi dinanzi a un precipizio per un debito impagabile, è vicino ad un gesto suicida. Sarà un angelo a salvarlo e a mostrargli come sarebbe la vita di Bedford Falls senza di lui. Capra si interroga sulla frustrazione a cui porta la lotta al potere e sulla difficoltà di dover attraversare il dolore per difendersi e difendere gli altri dagli agguati degli sfruttatori.
Disponibile per il noleggio su You Tube, Apple TV, Amazon Prime Video, You Tube, Google Play Film e Plex.
12 gennaio. Burning (2018), di Lee Chang-dong
Nelle pieghe di un giallo sfilacciato e ondivago si nasconde la vita di Jong-su. Il giovane protagonista si ritrova in un misterioso, e mai esplicito, triangolo amoroso con Ben e Hae-mi, mentre prova a capire dove far andare la sua vita. La sparizione di Hae-mi lo porta a credere che Ben l’abbia uccisa, e inizia così una ossessiva persecuzione che trova il suo epilogo in un finale tragico. Jong-su dice poche cose, ma guarda molto, e il suo guardare è un esercizio di sofferenza atroce, manifesto di una classe popolare che osserva la vita irraggiungibile dell’alta borghesia. In Burning il dolore si fa ingiustizia e rabbia, e l’unica azione possibile sembra starsene immobili e in silenzio a distanza di uno sguardo da ciò che non si può avere.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Tim Vision, Chili e Apple TV.
15 gennaio. Ubriaco d'amore (2002), di Paul Thomas Anderson
L’assurda commedia di Paul Thomas Anderson sta tutta nel vestito blu di Barry, interpretato da un iconico Adam Sandler: un personaggio da cartone animato, che rimbalza come una pallina sulle mura dure della città. Sempre ai margini dell’inquadratura, impossibilitato a capire e a farsi capire dal mondo, costretto a scappare, correre, rompere le cose per essere ascoltato, trova la forza di reagire grazie all’incontro magico con Lena, l’amore della sua vita. Un altro film, come Frances Ha, che racconta il dolore e la sofferenza tramite la divertente fisicità dei suoi protagonisti, e le botte che prendono e che sanno dare.
Disponibile per il noleggio su Amazon Prime Video, Google Play Film, You Tube e Apple TV.
19 gennaio. First Man (2018), di Damien Chazelle
Forse il film meno gradito di Damien Chazelle, First Man si immerge nella biografia personale di Neil Armstrong per restituirne un’immagine inscalfibile che vive nelle espressioni rigide di Ryan Gosling. Il primo uomo sulla luna è dilaniato dal dolore della morte della figlia, che neanche una delle missioni umane più maestose mai compiute riesce ad esorcizzare. Un lungometraggio cupo ma profondamente empatico, in cui la sofferenza viene osservata, ascoltata, senza la pretesa di capirla, di renderla esplicita. Esiste, e ricordando le immagini di Tsai Ming-Liang, va guardata con perizia.
Disponibile su Now Tv e noleggiabile su Amazon Prime Video, Google Play Film, You Tube e Apple TV.
22 gennaio. La terrazza (1980), di Ettore Scola
Per celebrare il compleanno di Antonio Gramsci, il tragicomico film di Ettore Scola su una generazione adulta e già stanca. I grandi fasti del boom economico scemano, il partito comunista viene dalla sconfitta del compromesso storico, e stanno invecchiando tutti: Mastroianni, Gassman, Tognazzi, Trintignant, lo stesso Scola. Sembra essere la fine di un’epoca, in cui tutti sono esattamente dove non vorrebbero essere, dove avevano sperato di non arrivare mai: tristi, decaduti, borghesi. Lo sguardo ironico di uno dei maestri della commedia all'italiana restituisce una pellicola divertente e dura, che esplora una sofferenza collettiva, e che si vive insieme cenando su una terrazza, appunto.
Disponibile su Amazon Prime Video e Tim Vision e noleggiabile su Google Play Film, You Tube e Apple TV.
25 Gennaio. Le conseguenze dell'amore (2004), di Paolo Sorrentino
L’enigmatica vita di Titta de Girolamo è tutt’altro che entusiasmante. Costretto da un pericoloso giro di affari mafioso, vive in un hotel di Lugano ormai da anni, lontano dalla famiglia. La sua routine metodica è popolata da personaggi immobili quanto lui, come la coppia degli ex proprietari dell’albergo che si sono giocati tutto d’azzardo. Ancora una volta, come in Ubriaco d'amore, la gabbia che intrappola il corpo e l’anima del protagonista Toni Servillo, viene aperta dall’arrivo di una ragazza. Ma qui è l’immagine ad avere fisicità, a rompere lo spazio, a muoversi e a indagare i corpi e i muri sempre composti della vita d’hotel. La macchina perfetta della sceneggiatura interroga un dolore silenzioso e ironico con l’ormai riconoscibile firma sorrentiniana.
Disponibile su Netflix, Amazon Prime Video e noleggiabile su Chili e Apple TV.
29 gennaio. Drive My Car (2021), di Ryūsuke Hamaguchi
Un’altra monumentale operazione di scrittura espressa attraverso Drive My Car, film vincitore del premio Oscar diretto dal grande autore giapponese Ryūsuke Hamaguchi. Anche qui la sofferenza si mostra imperscrutabile, e vive nei silenzi dei lunghi viaggi in macchina del protagonista Yusuke e di Misaki, l’abile guidatrice dell’altra protagonista del film: una SAAR rossa. Un'opera che trova nella condivisione degli spazi e delle esperienze di vita la più grande forma di risposta alla sofferenza. Si procede con lentezza, a piccoli passi, per cercare di capire come fare per andare oltre il trauma, come affrontare insieme la perdita e come costruire il futuro.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Chili, You Tube, Google Play Film e Apple TV.
NC-262
02.01.2025
Il calendario, di solito, si appende in cucina sotto l’orologio, come a creare un asse simmetrico e incrementale di scansione del tempo. I secondi diventano ore, che diventano giorni, che diventano settimane, fino a che le caselle si esauriscono, e bisogna comprarne uno nuovo. Oltre che dal meteo e dalla notte che si avvicina o si allontana, sui calendari i mesi vengono contraddistinti da un’immagine - un’ape che raccoglie il polline, un'aerea dell’Empire State Building, un quadro di Miró - che in un modo o nell’altro cerca di racchiudere l’essenza di questa particolare trentina di giorni.
Per questo Gennaio, al posto della singola illustrazione a cui siamo abituati, ODG pubblicherà una selezione di dieci film da vedere durante il mese e appositamente scelti per marcare ricorrenze, anniversari e affinità umorali.
3 gennaio. May December (2023), di Todd Haynes
Partiamo con un film che ci ricorda che il dolore esiste. La storia di una coppia controversa, composta da una donna più anziana, Gracie Atherton-Yoo, e un uomo molto più giovane, Joe, con un passato turbolento, si sgretola e si frammenta quando un'attrice di Hollywood, Elizabeth, si infiltra nella loro vita per preparare un film sulla loro relazione. Un'opera che si può leggere come un’onda contraria alla deriva post-moderna, in cui tutto è possibile, dicibile, vero, e ognuno può affermare la propria individualità, come se una realtà non esistesse. Le emozioni di Joe, personaggio secondario rispetto a Natalie Portman e Julianne Moore, ma centrale nelle rivelazioni tematiche del film, provano a far riemergere dalla furia dell’interpretazione a oltranza uno scalpello di umanità.
Disponibile su Now TV e noleggiabile su Tim Vision, Apple TV, Chili, You Tube, Google Play Film, Amazon Prime Video.
4 gennaio. The River (1997), di Tsai Ming-liang
Uno dei film più sofferti di Tsai-Ming Liang. La maturità dello sguardo sul dolore e la solitudine nella megalopoli contemporanea restituisce un’opera maestosa, dallo sguardo limpido e sempre a fuoco. Un padre e un figlio infelici, uno strano dolore al collo che costringe i corpi a ritirarsi, rifiutarsi, nascondersi, l’acqua torrenziale che scorre e che invade le case della classe popolare taiwanese.
Disponibile su Plex.
7 gennaio. Frances Ha (2012), di Noah Baumbach
Tutto il divertimento possibile nelle gambe e nel corpo libero di Greta Gerwig nell’iconica pellicola di Noah Baumbach. E per ricordarci ancora un po’ le feste, anche una bellissima sequenza nella Sacramento natalizia. Frances deve trovare il suo posto nel mondo, ma sbatte continuamente su tutti gli spigoli della città: amicizie che si sfaldano durante l’ingresso nel mondo adulto, sogni nel cassetto infranti, e una libertà che non si riesce mai ad agguantare fino in fondo. È un percorso doloroso, in cui si torna indietro, dai genitori, al college, e si trova piano piano una strada per andare avanti.
Disponibile su Amazon Prime Video.
9 gennaio. La vita è meravigliosa (1946), di Frank Capra
Uno dei film più belli del cinema classico statunitense, nonché il cult di Natale per eccellenza. Frank Capra crea una cornice narrativa con tutti i tropi di Hollywood, un perfetto viaggio dell’eroe costellato di cadute e risalite attraverso cui l’autore si domanda cosa significhi abitare nella provincia di un’America sempre più ricca, sempre più accessibile, sempre più globale. George Bailey, personaggio interpretato dall’immenso James Stewart, ha dedicato tutta la sua vita a proteggere gli abitanti della sua città, Bedford Falls, dalle grinfie di un banchiere senza scrupoli, provando la costante insoddisfazione di non essere riuscito ad uscirvi mai. Ora, trovandosi dinanzi a un precipizio per un debito impagabile, è vicino ad un gesto suicida. Sarà un angelo a salvarlo e a mostrargli come sarebbe la vita di Bedford Falls senza di lui. Capra si interroga sulla frustrazione a cui porta la lotta al potere e sulla difficoltà di dover attraversare il dolore per difendersi e difendere gli altri dagli agguati degli sfruttatori.
Disponibile per il noleggio su You Tube, Apple TV, Amazon Prime Video, You Tube, Google Play Film e Plex.
12 gennaio. Burning (2018), di Lee Chang-dong
Nelle pieghe di un giallo sfilacciato e ondivago si nasconde la vita di Jong-su. Il giovane protagonista si ritrova in un misterioso, e mai esplicito, triangolo amoroso con Ben e Hae-mi, mentre prova a capire dove far andare la sua vita. La sparizione di Hae-mi lo porta a credere che Ben l’abbia uccisa, e inizia così una ossessiva persecuzione che trova il suo epilogo in un finale tragico. Jong-su dice poche cose, ma guarda molto, e il suo guardare è un esercizio di sofferenza atroce, manifesto di una classe popolare che osserva la vita irraggiungibile dell’alta borghesia. In Burning il dolore si fa ingiustizia e rabbia, e l’unica azione possibile sembra starsene immobili e in silenzio a distanza di uno sguardo da ciò che non si può avere.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Tim Vision, Chili e Apple TV.
15 gennaio. Ubriaco d'amore (2002), di Paul Thomas Anderson
L’assurda commedia di Paul Thomas Anderson sta tutta nel vestito blu di Barry, interpretato da un iconico Adam Sandler: un personaggio da cartone animato, che rimbalza come una pallina sulle mura dure della città. Sempre ai margini dell’inquadratura, impossibilitato a capire e a farsi capire dal mondo, costretto a scappare, correre, rompere le cose per essere ascoltato, trova la forza di reagire grazie all’incontro magico con Lena, l’amore della sua vita. Un altro film, come Frances Ha, che racconta il dolore e la sofferenza tramite la divertente fisicità dei suoi protagonisti, e le botte che prendono e che sanno dare.
Disponibile per il noleggio su Amazon Prime Video, Google Play Film, You Tube e Apple TV.
19 gennaio. First Man (2018), di Damien Chazelle
Forse il film meno gradito di Damien Chazelle, First Man si immerge nella biografia personale di Neil Armstrong per restituirne un’immagine inscalfibile che vive nelle espressioni rigide di Ryan Gosling. Il primo uomo sulla luna è dilaniato dal dolore della morte della figlia, che neanche una delle missioni umane più maestose mai compiute riesce ad esorcizzare. Un lungometraggio cupo ma profondamente empatico, in cui la sofferenza viene osservata, ascoltata, senza la pretesa di capirla, di renderla esplicita. Esiste, e ricordando le immagini di Tsai Ming-Liang, va guardata con perizia.
Disponibile su Now Tv e noleggiabile su Amazon Prime Video, Google Play Film, You Tube e Apple TV.
22 gennaio. La terrazza (1980), di Ettore Scola
Per celebrare il compleanno di Antonio Gramsci, il tragicomico film di Ettore Scola su una generazione adulta e già stanca. I grandi fasti del boom economico scemano, il partito comunista viene dalla sconfitta del compromesso storico, e stanno invecchiando tutti: Mastroianni, Gassman, Tognazzi, Trintignant, lo stesso Scola. Sembra essere la fine di un’epoca, in cui tutti sono esattamente dove non vorrebbero essere, dove avevano sperato di non arrivare mai: tristi, decaduti, borghesi. Lo sguardo ironico di uno dei maestri della commedia all'italiana restituisce una pellicola divertente e dura, che esplora una sofferenza collettiva, e che si vive insieme cenando su una terrazza, appunto.
Disponibile su Amazon Prime Video e Tim Vision e noleggiabile su Google Play Film, You Tube e Apple TV.
25 Gennaio. Le conseguenze dell'amore (2004), di Paolo Sorrentino
L’enigmatica vita di Titta de Girolamo è tutt’altro che entusiasmante. Costretto da un pericoloso giro di affari mafioso, vive in un hotel di Lugano ormai da anni, lontano dalla famiglia. La sua routine metodica è popolata da personaggi immobili quanto lui, come la coppia degli ex proprietari dell’albergo che si sono giocati tutto d’azzardo. Ancora una volta, come in Ubriaco d'amore, la gabbia che intrappola il corpo e l’anima del protagonista Toni Servillo, viene aperta dall’arrivo di una ragazza. Ma qui è l’immagine ad avere fisicità, a rompere lo spazio, a muoversi e a indagare i corpi e i muri sempre composti della vita d’hotel. La macchina perfetta della sceneggiatura interroga un dolore silenzioso e ironico con l’ormai riconoscibile firma sorrentiniana.
Disponibile su Netflix, Amazon Prime Video e noleggiabile su Chili e Apple TV.
29 gennaio. Drive My Car (2021), di Ryūsuke Hamaguchi
Un’altra monumentale operazione di scrittura espressa attraverso Drive My Car, film vincitore del premio Oscar diretto dal grande autore giapponese Ryūsuke Hamaguchi. Anche qui la sofferenza si mostra imperscrutabile, e vive nei silenzi dei lunghi viaggi in macchina del protagonista Yusuke e di Misaki, l’abile guidatrice dell’altra protagonista del film: una SAAR rossa. Un'opera che trova nella condivisione degli spazi e delle esperienze di vita la più grande forma di risposta alla sofferenza. Si procede con lentezza, a piccoli passi, per cercare di capire come fare per andare oltre il trauma, come affrontare insieme la perdita e come costruire il futuro.
Disponibile su Amazon Prime Video e noleggiabile su Chili, You Tube, Google Play Film e Apple TV.