di Omar Franini
NC-90
01.02.2022
Manca ormai una settimana all’8 febbraio, data in cui verranno annunciate le candidature ai prossimi Oscar, la cui serata di premiazione è fissata per il 27 marzo. Per l’occasione, oggi vorremmo illustrarvi non solo i film che saranno i protagonisti della prossima cerimonia, ma anche quali sono i principali fattori e il “cammino” che un film o un attore intraprende per raggiungere la vittoria. Prima di approfondire il discorso bisogna ricordare che questi premi sono votati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, gruppo formato da quasi diecimila membri divisi in diciassette categorie (attori, registi, montatori, …). Ogni membro può votare per la propria categoria e per quella di Miglior Film. Per assegnare il vincitore di quest’ultima viene utilizzato un particolare sistema di votazione preferenziale, dove ogni membro esprime il suo giudizio classificando i nominati in ordine di gradimento. Se un film ottiene il 50% di “prime posizioni”, questo vince in automatico (evento altamente improbabile). In caso contrario si andrà ad eliminare il film che ha ricevuto meno “prime posizioni” e nei singoli ballottaggi verrà sostituito con il secondo classificato. Si ripeterà il conteggio e così via, fino a trovare il film che arriva a quel 50%. Questo sistema permette di avere un vincitore il più possibile condiviso da una larga maggioranza dell’Academy.
Il successo di un film in queste premiazioni dipende solo in parte dalla qualità effettiva dello stesso; infatti, la visibilità, l’accessibilità e la “campagna” promozionale a opera delle case distributrici hanno sempre avuto un impatto decisivo sulla gara. Il controverso produttore Harvey Weinstein è stato uno dei più influenti in questo campo; basta ricordare l’inaspettata vittoria di Shakespeare in Love nel 1998 o quella di Jennifer Lawrence nel 2012 per Il lato positivo. Il panorama promozionale è leggermente cambiato negli ultimi anni con l’avvento delle piattaforme digitali, Netflix e Amazon Prime su tutte, dal momento che i film in streaming sono accessibili direttamente da casa e non si pone il problema di un possibile insuccesso al botteghino. Un altro aspetto importante da non sottovalutare sono i premi precursori dell’industria che possono aiutare a predire i possibili candidati/vincitori. Stiamo parlando dei Golden Globes, dei premi BAFTA, degli Screen Actor Guilds (SAG) e delle altre premiazioni dedicate a categorie tecniche specifiche (fotografia, sceneggiature, …).
Passiamo ora ai principali candidati di quest’anno. Il potere del cane di Jane Campion e Belfast di Kenneth Branagh sono i due favoriti per la vittoria finale. Due film agli antipodi; il primo rappresenta l’ennesima importante collaborazione tra Netflix e una regista art-house, nella quale la piattaforma si sta impegnando in una imponente campagna commerciale. Il western di Jane Campion ha riscontrato pareri favorevoli non solo dai critici, ma anche dal pubblico, il che è sorprendente viste le tematiche e il ritmo pacato. Altri due nomi possibili per la vittoria finale sono West Side Story di Steven Spielberg, nuovo adattamento del celebre musical e Licorice Pizza, l’ultimo film di Paul Thomas Anderson ambientato nella San Fernando Valley negli anni ’70 e che segue le vicende di un liceale intraprendente e di una giovane ragazza di 25 anni. Dune di Denis Villeneuve, Don’t Look Up di Adam McKay, Una famiglia vincente – King Richard di Reinaldo Marcus Green, CODA di Sian Heder, A proposito dei Ricardo di Aaron Sorkin, tick, tick… BOOM! di Lin Manuel Miranda sono altri film molto accreditati per una candidatura. Vanno tenuti d’occhio anche La fiera delle illusioni - Nightmare Alley di Guillermo Del Toro e House of Gucci di Ridley Scott, due film che non hanno accolto il parere favorevole della critica ma che stanno ricevendo candidature importanti (i premi tecnici per il primo e i SAG per il secondo).
Negli ultimi anni la categoria di miglior regia ha riservato sempre qualche piacevole sorpresa, nominando almeno un regista “internazionale”. Tendenza iniziata nel 2018 con la candidatura a Paweł Pawlikowski per Cold War, continuata con la vittoria di Bong Joon-oh con Parasite l’anno seguente e la candidatura a sorpresa di Thomas Vinterberg per Un altro giro. Dopo la première a Venezia di È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino sembrava il candidato numero uno per occupare quello slot, ma il film non è stato accolto positivamente negli Stati Uniti quanto in Europa. Discorso opposto invece per il regista di Drive My Car, Ryusuke Hamaguchi. Sorprendentemente, il film si sta rivelando un successo ad Hollywood e molti attori e registi stanno sostenendo l’opera del cineasta giapponese. Una candidatura non è quindi da escludere, magari a discapito di Kenneth Branagh, come è successo l’anno scorso con Aaron Sorkin (Il processo dei Chicago 7) e Thomas Vinterberg. La favorita alla vittoria rimane comunque Jane Campion, seguita da Villeneuve grazie al mastodontico lavoro con Dune, film che verosimilmente si aggiudicherà la maggior parte delle categorie tecniche.
Benedict Cumberbatch (Il potere del cane) e Will Smith (Una famiglia vincente – King Richard) si contenderanno invece la statuetta per il miglior attore. L’attore britannico sembrerebbe il favorito sulla carta avendo già vinto diversi premi, ma bisogna ricordare che l’Academy ha anche la tendenza a premiare attori veterani che non hanno mai vinto, come Paul Newman nel 1986 con Il colore dei soldi o Gary Oldman nel 2017 con L’ora più buia. Will Smith rientra perfettamente in quella categoria, quindi non è da escludere una sua vittoria finale. La categoria di miglior attrice invece si prospetta essere la più interessante; Kristen Stewart è stata la favorita per mesi grazie alla sua interpretazione in Spencer, ma la situazione è cambiata drasticamente nelle ultime due settimane. Prima la non vincita del Golden Globe e dopo la mancata candidatura agli Screen Actor Guilds (precursore fondamentale per le categorie attoriali). Questi eventi hanno aperto la strada a una possibile vittoria per Nicole Kidman (A proposito dei Ricardo) e per la sua interpretazione di Lucille Ball, una delle attrici comiche più celebri degli anni ’50. Le altre candidate potrebbero essere Olivia Colman per The Lost Daughter, Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye, Lady Gaga per House of Gucci ed Alana Haim per Licorice Pizza. Per quanto riguarda la categoria di attore non protagonista, Kodi Smit-McPhee (Il potere del cane) è il favorito per la vittoria finale, seguito da Troy Kostur per CODA, attore sordo che porta sullo schermo una performance davvero notevole. Ariana DeBose in West Side Story potrebbe vincere invece la statuetta di attrice non protagonista per lo stesso ruolo che portò la vittoria a Rita Moreno sessanta anni fa.
La statuetta per il miglior film internazionale andrà probabilmente a Drive My Car, mentre l’Italia si dovrà accontentare di una possibile candidatura per Sorrentino. Altri papabili titoli sono Un eroe di Asghar Farhadi (Iran), La persona peggiore del mondo di Joachim Trier (Norvegia), Noche de Fuego di Tatiana Huezo (Messico) e Flee, documentario danese che narra la storia di un uomo che fugge dall’Afghanistan. Quest’ultimo potrebbe essere candidato anche nelle categorie di miglior documentario e miglior film di animazione.
Per finire, vi lasciamo con le nostre previsioni ufficiali;
Miglior film:
1. Il potere del cane
2. Belfast
3. West Side Story
4. Licorice Pizza
5. Dune
6. Don’t Look Up
7. Una famiglia vincente – King Richard
8. CODA
9. tick, tick… BOOM!
10. A proposito dei Ricardo
Miglior regia:
1. Jane Campion – Il potere del cane
2. Denis Villeneuve – Dune
3. Steven Spielberg – West Side Story
4. Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
5. Ryusuke Hamaguchi – Drive My Car
Miglior attore:
1. Will Smith – Una famiglia vincente – King Richard
2. Benedict Cumberbatch – Il potere del cane
3. Andrew Garfield – tick, tick… BOOM!
4. Denzel Washington – The Tragedy of Macbeth
5. Javier Bardem – A proposito dei Ricardo
Miglior attrice:
1. Nicole Kidman – A proposito dei Ricardo
2. Olivia Colman – The Lost Daughter
3. Lady Gaga – House of Gucci
4. Kristen Stewart – Spencer
5. Alana Haim – Licorice Pizza
Miglior attore non protagonista:
1. Kodi Smit-McPhee – Il potere del cane
2. Troy Kostur – CODA
3. Ciarán Hinds – Belfast
4. Bradley Cooper – Licorice Pizza
5. Jared Leto – House of Gucci
Miglior attrice non protagonista:
1. Ariana DeBose – West Side Story
2. Kirsten Dunst – Il potere del cane
3. Caitríona Balfe – Belfast
4. Ruth Negga – Passing
5. Aunjanue Ellis – Una famiglia vincente – King Richard
Miglior sceneggiatura originale:
1. Belfast
2. Licorice Pizza
3. Don’t Look Up
4. A proposito dei Ricardo
5. Una famiglia vincente – King Richard
Miglior sceneggiatura non originale:
1. Il potere del cane
2. West Side Story
3. The Lost Daughter
4. CODA
5. Drive My Car
Miglior film internazionale:
1. Drive My Car
2. Un eroe
3. Flee
4. È stata la mano di Dio
5. La persona peggiore del mondo
Miglior film d’animazione:
1. Encanto
2. Flee
3. I Mitchell contro le macchine
4. Luca
5. Belle
Miglior fotografia:
1. Dune
2. Il potere del cane
3. The Tragedy of Macbeth
4. West Side Story
5. Belfast
Miglior montaggio:
1. Dune
2. West Side Story
3. Don’t Look Up
4. Il potere del cane
5. Belfast
Miglior scenografia:
1. Dune
2. La fiera delle illusioni – Nightmare Alley
3. West Side Story
4. The Tragedy of Macbeth
5. The French Dispatch
Migliori costumi:
1. Cruella
2. Dune
3. West Side Story
4. House of Gucci
5. La fiera delle illusioni – Nightmare Alley
Miglior trucco e acconciatura:
1. Dune
2. Gli occhi di Tammy Faye
3. House of Gucci
4. Cruella
5. La fiera delle illusioni – Nightmare Alley
Migliori effetti speciali:
1. Dune
2. The Matrix Resurrection
3. Godzilla vs. Kong
4. No Time to Die
5. Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli
Miglior sonoro:
1. Dune
2. West Side Story
3. Il potere del cane
4. No Time to Die
5. Spider-Man: No Way Home
Miglior colonna sonora:
1. Dune
2. Il potere del cane
3. Don’t Look Up
4. Madres Paralelas
5. Spencer
Miglior canzone originale:
1. “Be Alive” – Una famiglia vincente - King Richard
2. “Just Look Up” – Don’t Look Up
3. “No Time to Die” – No Time to Die
4. “Down to Joy” – Belfast
5. “Dos Orguitas” – Encanto
di Omar Franini
NC-90
01.02.2022
Manca ormai una settimana all’8 febbraio, data in cui verranno annunciate le candidature ai prossimi Oscar, la cui serata di premiazione è fissata per il 27 marzo. Per l’occasione, oggi vorremmo illustrarvi non solo i film che saranno i protagonisti della prossima cerimonia, ma anche quali sono i principali fattori e il “cammino” che un film o un attore intraprende per raggiungere la vittoria. Prima di approfondire il discorso bisogna ricordare che questi premi sono votati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, gruppo formato da quasi diecimila membri divisi in diciassette categorie (attori, registi, montatori, …). Ogni membro può votare per la propria categoria e per quella di Miglior Film. Per assegnare il vincitore di quest’ultima viene utilizzato un particolare sistema di votazione preferenziale, dove ogni membro esprime il suo giudizio classificando i nominati in ordine di gradimento. Se un film ottiene il 50% di “prime posizioni”, questo vince in automatico (evento altamente improbabile). In caso contrario si andrà ad eliminare il film che ha ricevuto meno “prime posizioni” e nei singoli ballottaggi verrà sostituito con il secondo classificato. Si ripeterà il conteggio e così via, fino a trovare il film che arriva a quel 50%. Questo sistema permette di avere un vincitore il più possibile condiviso da una larga maggioranza dell’Academy.
Il successo di un film in queste premiazioni dipende solo in parte dalla qualità effettiva dello stesso; infatti, la visibilità, l’accessibilità e la “campagna” promozionale a opera delle case distributrici hanno sempre avuto un impatto decisivo sulla gara. Il controverso produttore Harvey Weinstein è stato uno dei più influenti in questo campo; basta ricordare l’inaspettata vittoria di Shakespeare in Love nel 1998 o quella di Jennifer Lawrence nel 2012 per Il lato positivo. Il panorama promozionale è leggermente cambiato negli ultimi anni con l’avvento delle piattaforme digitali, Netflix e Amazon Prime su tutte, dal momento che i film in streaming sono accessibili direttamente da casa e non si pone il problema di un possibile insuccesso al botteghino. Un altro aspetto importante da non sottovalutare sono i premi precursori dell’industria che possono aiutare a predire i possibili candidati/vincitori. Stiamo parlando dei Golden Globes, dei premi BAFTA, degli Screen Actor Guilds (SAG) e delle altre premiazioni dedicate a categorie tecniche specifiche (fotografia, sceneggiature, …).
Passiamo ora ai principali candidati di quest’anno. Il potere del cane di Jane Campion e Belfast di Kenneth Branagh sono i due favoriti per la vittoria finale. Due film agli antipodi; il primo rappresenta l’ennesima importante collaborazione tra Netflix e una regista art-house, nella quale la piattaforma si sta impegnando in una imponente campagna commerciale. Il western di Jane Campion ha riscontrato pareri favorevoli non solo dai critici, ma anche dal pubblico, il che è sorprendente viste le tematiche e il ritmo pacato. Altri due nomi possibili per la vittoria finale sono West Side Story di Steven Spielberg, nuovo adattamento del celebre musical e Licorice Pizza, l’ultimo film di Paul Thomas Anderson ambientato nella San Fernando Valley negli anni ’70 e che segue le vicende di un liceale intraprendente e di una giovane ragazza di 25 anni. Dune di Denis Villeneuve, Don’t Look Up di Adam McKay, Una famiglia vincente – King Richard di Reinaldo Marcus Green, CODA di Sian Heder, A proposito dei Ricardo di Aaron Sorkin, tick, tick… BOOM! di Lin Manuel Miranda sono altri film molto accreditati per una candidatura. Vanno tenuti d’occhio anche La fiera delle illusioni - Nightmare Alley di Guillermo Del Toro e House of Gucci di Ridley Scott, due film che non hanno accolto il parere favorevole della critica ma che stanno ricevendo candidature importanti (i premi tecnici per il primo e i SAG per il secondo).
Negli ultimi anni la categoria di miglior regia ha riservato sempre qualche piacevole sorpresa, nominando almeno un regista “internazionale”. Tendenza iniziata nel 2018 con la candidatura a Paweł Pawlikowski per Cold War, continuata con la vittoria di Bong Joon-oh con Parasite l’anno seguente e la candidatura a sorpresa di Thomas Vinterberg per Un altro giro. Dopo la première a Venezia di È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino sembrava il candidato numero uno per occupare quello slot, ma il film non è stato accolto positivamente negli Stati Uniti quanto in Europa. Discorso opposto invece per il regista di Drive My Car, Ryusuke Hamaguchi. Sorprendentemente, il film si sta rivelando un successo ad Hollywood e molti attori e registi stanno sostenendo l’opera del cineasta giapponese. Una candidatura non è quindi da escludere, magari a discapito di Kenneth Branagh, come è successo l’anno scorso con Aaron Sorkin (Il processo dei Chicago 7) e Thomas Vinterberg. La favorita alla vittoria rimane comunque Jane Campion, seguita da Villeneuve grazie al mastodontico lavoro con Dune, film che verosimilmente si aggiudicherà la maggior parte delle categorie tecniche.
Benedict Cumberbatch (Il potere del cane) e Will Smith (Una famiglia vincente – King Richard) si contenderanno invece la statuetta per il miglior attore. L’attore britannico sembrerebbe il favorito sulla carta avendo già vinto diversi premi, ma bisogna ricordare che l’Academy ha anche la tendenza a premiare attori veterani che non hanno mai vinto, come Paul Newman nel 1986 con Il colore dei soldi o Gary Oldman nel 2017 con L’ora più buia. Will Smith rientra perfettamente in quella categoria, quindi non è da escludere una sua vittoria finale. La categoria di miglior attrice invece si prospetta essere la più interessante; Kristen Stewart è stata la favorita per mesi grazie alla sua interpretazione in Spencer, ma la situazione è cambiata drasticamente nelle ultime due settimane. Prima la non vincita del Golden Globe e dopo la mancata candidatura agli Screen Actor Guilds (precursore fondamentale per le categorie attoriali). Questi eventi hanno aperto la strada a una possibile vittoria per Nicole Kidman (A proposito dei Ricardo) e per la sua interpretazione di Lucille Ball, una delle attrici comiche più celebri degli anni ’50. Le altre candidate potrebbero essere Olivia Colman per The Lost Daughter, Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye, Lady Gaga per House of Gucci ed Alana Haim per Licorice Pizza. Per quanto riguarda la categoria di attore non protagonista, Kodi Smit-McPhee (Il potere del cane) è il favorito per la vittoria finale, seguito da Troy Kostur per CODA, attore sordo che porta sullo schermo una performance davvero notevole. Ariana DeBose in West Side Story potrebbe vincere invece la statuetta di attrice non protagonista per lo stesso ruolo che portò la vittoria a Rita Moreno sessanta anni fa.
La statuetta per il miglior film internazionale andrà probabilmente a Drive My Car, mentre l’Italia si dovrà accontentare di una possibile candidatura per Sorrentino. Altri papabili titoli sono Un eroe di Asghar Farhadi (Iran), La persona peggiore del mondo di Joachim Trier (Norvegia), Noche de Fuego di Tatiana Huezo (Messico) e Flee, documentario danese che narra la storia di un uomo che fugge dall’Afghanistan. Quest’ultimo potrebbe essere candidato anche nelle categorie di miglior documentario e miglior film di animazione.
Per finire, vi lasciamo con le nostre previsioni ufficiali;
Miglior film:
1. Il potere del cane
2. Belfast
3. West Side Story
4. Licorice Pizza
5. Dune
6. Don’t Look Up
7. Una famiglia vincente – King Richard
8. CODA
9. tick, tick… BOOM!
10. A proposito dei Ricardo
Miglior regia:
1. Jane Campion – Il potere del cane
2. Denis Villeneuve – Dune
3. Steven Spielberg – West Side Story
4. Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
5. Ryusuke Hamaguchi – Drive My Car
Miglior attore:
1. Will Smith – Una famiglia vincente – King Richard
2. Benedict Cumberbatch – Il potere del cane
3. Andrew Garfield – tick, tick… BOOM!
4. Denzel Washington – The Tragedy of Macbeth
5. Javier Bardem – A proposito dei Ricardo
Miglior attrice:
1. Nicole Kidman – A proposito dei Ricardo
2. Olivia Colman – The Lost Daughter
3. Lady Gaga – House of Gucci
4. Kristen Stewart – Spencer
5. Alana Haim – Licorice Pizza
Miglior attore non protagonista:
1. Kodi Smit-McPhee – Il potere del cane
2. Troy Kostur – CODA
3. Ciarán Hinds – Belfast
4. Bradley Cooper – Licorice Pizza
5. Jared Leto – House of Gucci
Miglior attrice non protagonista:
1. Ariana DeBose – West Side Story
2. Kirsten Dunst – Il potere del cane
3. Caitríona Balfe – Belfast
4. Ruth Negga – Passing
5. Aunjanue Ellis – Una famiglia vincente – King Richard
Miglior sceneggiatura originale:
1. Belfast
2. Licorice Pizza
3. Don’t Look Up
4. A proposito dei Ricardo
5. Una famiglia vincente – King Richard
Miglior sceneggiatura non originale:
1. Il potere del cane
2. West Side Story
3. The Lost Daughter
4. CODA
5. Drive My Car
Miglior film internazionale:
1. Drive My Car
2. Un eroe
3. Flee
4. È stata la mano di Dio
5. La persona peggiore del mondo
Miglior film d’animazione:
1. Encanto
2. Flee
3. I Mitchell contro le macchine
4. Luca
5. Belle
Miglior fotografia:
1. Dune
2. Il potere del cane
3. The Tragedy of Macbeth
4. West Side Story
5. Belfast
Miglior montaggio:
1. Dune
2. West Side Story
3. Don’t Look Up
4. Il potere del cane
5. Belfast
Miglior scenografia:
1. Dune
2. La fiera delle illusioni – Nightmare Alley
3. West Side Story
4. The Tragedy of Macbeth
5. The French Dispatch
Migliori costumi:
1. Cruella
2. Dune
3. West Side Story
4. House of Gucci
5. La fiera delle illusioni – Nightmare Alley
Miglior trucco e acconciatura:
1. Dune
2. Gli occhi di Tammy Faye
3. House of Gucci
4. Cruella
5. La fiera delle illusioni – Nightmare Alley
Migliori effetti speciali:
1. Dune
2. The Matrix Resurrection
3. Godzilla vs. Kong
4. No Time to Die
5. Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli
Miglior sonoro:
1. Dune
2. West Side Story
3. Il potere del cane
4. No Time to Die
5. Spider-Man: No Way Home
Miglior colonna sonora:
1. Dune
2. Il potere del cane
3. Don’t Look Up
4. Madres Paralelas
5. Spencer
Miglior canzone originale:
1. “Be Alive” – Una famiglia vincente - King Richard
2. “Just Look Up” – Don’t Look Up
3. “No Time to Die” – No Time to Die
4. “Down to Joy” – Belfast
5. “Dos Orguitas” – Encanto